«Acqua, la bolletta non aumenti»
SANTO STEFANO. «Non applicate ai cittadini di Campolongo l’aumento del 29.4% sull’acqua». Lo chiede il sindaco di Santo Stefano di Cadore, Alessandra Buzzo in una lettera inviata ieri al commissario straordinario del Consiglio di Bacino Jacopo Massaro, all’amministratore unico di Bim Gsp, Giuseppe Vignato e al direttore dell’Aato, Massimiliano Campanelli. Una prima lettera in cui chiedeva lo sconto per questi cittadini l’aveva già inviata a metà febbraio.
Il primo cittadino Buzzo rileva nel nuovo documento un altro aspetto, cioè come l’applicazione «del previsto aumento in bolletta del 29.4% e il successivo conguaglio del 16% sia assolutamente indebito e scorretto se applicato agli utenti della frazione di Campolongo di Cadore che da anni non usufruiscono in modo accettabile di un servizio peraltro sempre pagato», scrive il sindaco sottolineando le condizioni di disagio che stanno vivendo i residenti di questa frazione dall’estate scorsa, quando sono iniziati i primi problemi idrici.
«Chiedo, quindi, che oltre alla percentuale di sconto richiesta in precedenza, proprio per questi motivi non venga applicato ai cittadini di Campolongo», prosegue determinata Alessandra Buzzo, « l’aumento previsto, e questo fino a completa soluzione del problema, cioè fino a quando verrà finalmente corrisposto un servizio che ne giustifichi il pagamento».
Soltanto qualche giorno fa nella prima lettera Buzzo aveva richiamato l'attenzione sul problema dell'acqua sporca a Campolongo. «La percentuale di sconto deve tenere conto, oltre che dei giorni nei quali la torbidità dell’acqua veniva rilevata dalle analisi o dei periodi coperti da ordinanza sindacale, del corretto e onesto riconoscimento del danno che i cittadini patiscono, come l’impossibilità di usare l’acqua per usi alimentari, danni agli elettrodomestici, uso per l’igiene personale compromessa, specialmente dei bambini, danno all’immagine turistica del paese». (p.d.a.)
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