Acqua solforosa, il Comune ci riprova

Alleghe, lanciato un avviso esplorativo per trovare partner privati. In ballo ci sono oltre due milioni dei Fondi di confine
La fonte solforosa di Alleghe
La fonte solforosa di Alleghe
ALLEGHE. C’è qualche operatore economico pronto a sviluppare il progetto dell’acqua solforosa di Caprile e a gestire le future strutture? Lo chiede l’amministrazione comunale di Alleghe con un avviso esplorativo rivolto ad operatori economici al quale gli eventuali interessati dovranno dare risposta entro il 28 giugno alle 12.


La questione è semplice. Sul tavolo ci sono potenzialmente 2.367.400 euro provenienti dai Fondi di confine per i progetti strategici della provincia. Soldi che, però, potranno essere definitivamente sbloccati con la certezza che ci sia chi intende portare avanti il progetto.


Progetto che ha l’obiettivo di sfruttare i benefici terapeutici (stabiliti da una ricerca dell’università di Padova) che l’acqua solforosa che sgorga dalla sorgente di Valegiate ha in particolare sulla pelle.


Il progetto ha alle spalle una storia travagliata. Nel marzo 2012 l’allora sindaca Gloria Pianezze aveva detto no, nonostante un contributo di 500 mila euro, perché non voleva esporre economicamente il proprio Comune in un momento non facile. Ora il nuovo sindaco Siro De Biasio, forte del possibile contributo dei Fondi di confine, ha invece deciso di andare avanti. Di portare l’acqua da Valegiate a Caprile e qui di sfruttarla all’interno di una struttura che dovrebbe sorgere nei pressi del ponte e degli impianti sportivi.


«Al fine di poter confermare o meno il finanziamento – dice il Comune di Alleghe – e tradurre le potenziali applicazioni in progettualità effettiva, questa amministrazione sta valutando, partendo dalla relazione sull’attività di ricerca redatta dal Consorzio universitario di ricerca applicata dell’Università di Padova, tutti gli aspetti di natura tecnica, economica, gestionale ed operativa necessari per conseguire l’approvazione definitiva da parte del Comitato paritetico della proposta presentata, anche se del caso riformulando gli elementi e la documentazione presentata al Fondo comuni confinanti a corredo della proposta stessa».


«Valutazioni – aggiunge il Comune – che determineranno altresì la presenza o meno dell’interesse pubblico dell’iniziativa soprattutto in chiave di sviluppo turistico».


Sul sito del Comune, all’avviso sono allegati i documenti relativi la ricerca e le aree interessate dal progetto. Il Comune precisa, tuttavia, che c’è la possibilità di valutare soluzioni diverse anche in ragione delle ipotesi che saranno avanzate.


«Con questo avviso – si legge sul sito – intendiamo pertanto acquisire eventuali relazioni/indicazioni/elaborati da parte di operatori economici che possano essere interessati allo sviluppo di tale progettualità ed alla realizzazione/gestione degli investimenti, necessari al fine di acquisire ulteriori elementi utili alla valutazione».


Al tempo la rinuncia di Pianezze fu oggetto di aspre critiche. Ora c’è da capire se qualcuno è pronto a mettersi in gioco.


Gianni Santomaso


©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi