Acqua, stato di attenzione problema sempre serio

BELLUNO. Le precipitazioni, piovose e nevose, delle ultime settimane hanno dato una mano. Ma non bastano. In territorio provinciale l’emergenza idrica c’è ancora. Una situazione che è stata ribadita...
gian paolo perona- perona- prefettura tema sicurezza
gian paolo perona- perona- prefettura tema sicurezza

BELLUNO. Le precipitazioni, piovose e nevose, delle ultime settimane hanno dato una mano. Ma non bastano. In territorio provinciale l’emergenza idrica c’è ancora. Una situazione che è stata ribadita ieri mattina in Prefettura, dove si è tenuto l’ennesimo vertice per valutare lo stato di cose e definire le eventuali priorità di intervento. «Stiamo portando a termine la pianificazione a cui, con i soggetti interessati, lavoriamo da un paio di mesi», precisa il vice prefetto aggiunto Andrea Celsi.

«Le precipitazioni che ci sono state, anche se vanno a risolvere le criticità, nel breve termine ci consentono di lavorare con un po’ più di calma e in modo maggiormente strutturato, definendo soglie e azioni da intraprendere». Ed è stata anche già fissata un’altra riunione, che si terrà venerdì prossimo, il 26 febbraio.

«Abbiamo deciso di coinvolgere anche Arpav e Usl», aggiunge Celsi, «e, in quella data, ci confronteremo pure con loro, soggetti che in questa vicenda hanno un ruolo importante».

Ora, si tratta di mettere appunto e affinare i criteri necessari per affrontare le criticità, «fermo restando», continua il vice prefetto aggiunto, «che ci troviamo al primo dei tre gradi di emergenza, quello di attenzione. Non siamo, quindi, al preallarme o all’allarme e non si parla per ora di razionamento della risorsa idrica. Di certo, però, il problema continua a essere serio e quindi devono essere messe in campo tutte le azioni volte al risparmio di acqua: dalla chiusura delle fontane alla conferma delle ordinanze dei sindaci contro gli sprechi, passando per l’utilizzo delle autobotti, in convenzione con i vigili del fuoco, dove si renda necessario. Delle autobotti da qualche giorno non c’è stato bisogno e questo è positivo. Ma l’emergenza non è finita e tutti devono continuare a fare attenzione, non sottovalutando la serietà delle circostanze, che peraltro non si erano mai verificate in modo così importante». Ieri mattina è stata ripresa in esame, e in sostanza riconfermata, la relazione sulla situazione dell’acqua in provincia redatta da Bim Gsp un mese fa. Una relazione in cui sono valutati a rischio idrico una trentina di comuni del territorio provinciale.

Il report vede la suddivisione in cinque aree - Feltrino, Valbelluna, Alpago-Zoldano, Agordino e Cadore-Comelico - in cui ogni comune è stato giudicato in base a quattro situazioni idriche. «Vedremo come evolverà la situazione», dice ancora Celsi, «sperando sempre che ci siano ulteriori precipitazioni e che la siccità venga superata. Dobbiamo poi tenere conto che, se da una parte le riserve di neve si sono incrementate in questi giorni, dopo le precipitazioni, le temperature basse in quota frenano il deflusso dell'acqua. Rinnoviamo quindi l’appello alla popolazione a non sprecare l’acqua e a farne un uso razionato».

Martina Reolon

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