Acquabona, «l’emergenza è quotidianità»
CORTINA. Sulla frana di Acquabona l’attenzione resta sempre alta. La colata che dal Sorapis scende dritta sulla Statale 51 di Alemagna e va verso il torrente Boite è monitorata costantemente . Lo stato di allerta permane almeno sino al 4 ottobre.
«La situazione è indubbiamente complessa», ammette il sindaco Andrea Franceschi, «sappiamo purtroppo che ogni volta che piove c'è il rischio che si inneschi la colata. Allo stato attuale dobbiamo purtroppo solo gestire le emergenze, pertanto capisco le lamentele dei cittadini, degli imprenditori locali e dei turisti».
Nei giorni scorsi, dopo l'ultima frana scesa lunedì mattina, la quarta durante l'estate, e dopo la quarta chiusura della Statale, erano stati numerosi tra politici, imprenditori e cittadini a chiedere interventi mirati sulla frana di Acquabona affinché ad ogni pioggia non si dovesse serrare la strada, che è la principale via di collegamento per la conca ampezzana, e creare così disagi a non finire a chi lavora o a chi è in ferie.
«I disagi dei cittadini sono anche i miei disagi», ammette Franceschi, «e quindi sposo in pieno la richiesta che si facciano opere strutturali ad Acquabona. Con l'Anas c'è un ottimo spirito collaborativo. Loro sarebbero i primi a voler intervenire, hanno iniziato a ragionare sugli interventi necessari per mitigare il rischio della colata, ma se il Governo centrale non mette a disposizione le risorse non possono partire con le progettazioni o le opere. Io mi auguro che a Roma capiscano la necessità di intervenire su questa frana e che stanzino presto i soldi necessari».
Nel mentre viene gestita l'emergenza ogni qual volta che si innesca la colata. Un'emergenza che è totalmente in capo al sindaco.
«E' una grossa responsabilità che è in capo alla mia persona», ammette Franceschi, «se piove io passo le ore davanti ai monitor dove si vede l'avvicinarsi di eventuali temporali che potrebbero creare situazioni di pericolo. Ho passato notti intere così, in estate. L'ultima volta alle 4 di mattina dal monitor ho visto che si avvicinava la pioggia. Ho allertato i ragazzi della Protezione Civile e alle 4.30 mi hanno chiamato dicendomi che si erano accorti che c'era qualche movimento franoso. Siamo riusciti a chiudere la Statale in tempo, perché la frana è scesa poco prima delle 7, e l'abbiamo chiusa alcune decine di minuti prima, dato che a quell'ora passavano anche macchine. Io ho la responsabilità di attivare la procedura di emergenza e devo dire che le emergenze le stiamo gestendo al meglio. Ma è evidente a tutti che non si può continuare solo a gestire le emergenze. Non si può continuare a lungo, ogni volta che piove, a passare le ore in angoscia per decidere se chiudere o meno la Statale. Noi lavoreremo con la Regione e gli altri Enti affinché da Roma diano le risorse all'Anas per intervenire nei punti più delicati della Statale 51.Anche in vista della corsa ai Mondiali di sci del 2021 non è pensabile affrontare un lavoro di programmazione di un evento mondiale senza avere delle infrastrutture minime che garantiscano a tutti di affrontare serenamente il traffico, soprattutto quello di tutti i giorni. Cortina ha la fortuna,e il merito, di avere gli impianti e le piste migliori per ospitare i Mondiali nel 2021, ma», conclude Franceschi «resta la necessità urgente di risolvere la questione di Acquabona e di migliorare la viabilità interna del paese. Ripeto: l’emergenza non può essere la normalità»
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