Ad Acquabona arriva il semaforo anti-frana
CORTINA. Le Regole devono pulire gli invasi di Acquabona, perché l'area è di loro proprietà. Se non lo faranno, il potere sostitutivo lo eserciterà il Comune, che poi passerà il conto alle stesse Regole. E' una delle tante decisioni maturate nel vertice ieri pomeriggio in prefettura, al quale hanno partecipato anche la Regione, l'Anas, la Protezione Civile, i Vigili del fuoco, il Comune ampezzano.
Vigili, si badi, che provvederanno alla sorveglianza della frana e della statale, in caso di allerta, fino a decidere la chiusura della stessa, senza bisogno di passare attraverso altre autorità. Ma, attenzione, tutto ha un costo in questa vicenda: perfino i pompieri che verranno pagati dal Comune. E non sono bruscolini, da quanto si è capito. Davvero complessa, dunque, la situazione ad Acquabona, con tempi lunghi di soluzione. La priorità è la vigilanza. Una convenzione ingaggerà i vigili, ai quali la protezione civile farà da supporto; la Regione che voleva pieni poteri per la Protezione civile deve rinunciare. Ma l'Anas provvederà anche ad installare un semaforo che, come nel caso di Coltrondo, qualora dovesse venire giù una colata, farà scattare il rosso e l'Alemagna si bloccherà automaticamente. Questa, per il sindaco Andrea Franceschi, la priorità che con il vertice di ieri ha messo in saccoccia. La seconda priorità sarebbe la pulizia del versante, più precisamente degli invasi di contenimento. Sono ben 70 mila i metri cubi caduti sul pendio, 30 mila restano ancora appesa alla costa rocciosa.
L'Anas e la Protezione civile hanno sistemato nei mesi scorsi delle protezioni di contenimento, che per comodità chiamiamo invasi. Per legge sono i proprietari dei terreni a dover provvedere alla pulizia. Ma le Regole dicono che non hanno i soldi. E nemmeno l'interesse a farlo. Ma roccia, sassi, fango e, quando piove, l'acqua, non possono essere lasciati a ballare in parete. Troppo pericoloso. Il sindaco Franceschi, con coraggio, ha accettato che sia il Comune a provvedere al posto delle Regole. Però è chiaro che devono essere queste comunità a pagare il conto. E si sa che di quattrini ne hanno. Non ci sono dubbi per Franceschi: l'estate e l'autunno vanno impegnati per questa opera. Meno prioritaria è la prospettiva che, però, in vista dei Mondiali di sci (e non solo) è strategica. Acquabona ha bisogno di opere strutturali di contenimento. Ecco, dunque, che l'Anas costruirà quattro tombotti sotto l'Alemagna, per una spesa di 700 mila euro circa. Oggi ce n'è uno soltanto. Ed evidentemente non basta. E a monte cosa succederà? La stessa Anas realizzerà un bacino di contenimento da circa 100 mila metri cubi. Un'opera ciclopica, dunque, del costo di circa un milione. Di quest'opera non è ancora pronto il progetto, dei tombotti sì. Entro l'anno saranno posti in appalto i lavori per traforare il terrapieno della Statale. Attenzione, sono esclusi gallerie paramassi e viadotti. Soddisfatto il sindaco di Cortina, anche se non nega che avrebbe preferito una disponibilità maggiore dalle Regole.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi