Ad Alleghe i funerali di Nilo Riva morto in montagna

ALLEGHE. Si svolgeranno venerdì ad Alleghe alle 14,30 i funerali di Nilo Riva, il vice presidente dell'Hockey Alleghe morto l’altro giorno in montagna, scivolato dal sentiero sul quale si trovava con un amico, che aveva accompagnato per andare a cercare funghi, come fanno in tanti in questa stagione. Nilo Riva si trovava nei boschi sopra Ru Fosc con un amico, in vacanza nel Bellunese. Lasciato il sentiero, i due uomini si sono avventurati tra gli alberi, alla ricerca di funghi. Ad un certo punto Riva è scivolato, ruzzolando per 50 metri lungo il pendio e atterrando sulla strada silvo pastorale sottostante.
Nonostante avesse indosso gli scarponi e l'attrezzatura per un'escursione su un sentiero che presenta alcuni tratti impervi, è stato un attimo: perso l'appoggio sul terreno (un po' umido visto che martedì aveva piovuto) Riva è caduto nel dirupo. Gli alberi non hanno arrestato la sua caduta, né hanno fornito un appiglio all'uomo, che ha sbattuto più volte contro il terreno, pieno di rocce, morendo sul colpo.
I soccorsi. E' stato l'amico che si trovava con lui a chiamare i soccorsi. Erano da poco passate le 16.30. Sono stati allertati i carabinieri, i vigili del fuoco, che hanno inviato una squadra della stazione di Agordo, e il Suem, che ha contattato il Soccorso alpino di Alleghe e messo in moto l'elicottero di Pieve di Cadore.
L'eliambulanza ha effettuato un sopralluogo sulla zona della cascata Masarè, luogo dove era stato indicato l'incidente. Il corpo è stato individuato subito, adagiato sulla strada bianca. Contemporaneamente sono giunti anche i mezzi del Cnsas e dei vigili del fuoco, ma al medico in servizio sull'elicottero non è rimasto che constatare il decesso dell'uomo.
Ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata ricomposta, imbarellata e trasportata a valle, per essere accompagnata nella cella mortuaria di Alleghe. I soccorritori sono poi rientrati a valle assieme al compagno di Riva.
Alleghe in lutto. Nilo Riva 67 anni, era l'anima dell'Hockey Alleghe, società della quale era stato per anni presidente, alternandosi con il fratello Gianfranco. Era figlio dello scultore del legno Valentino, e si era sposato con Rosalina Pianezze, sorella del sindaco di Alleghe, Gloria. Aveva anche un figlio, Francesco.
Uomo dal carattere burbero, ha contribuito in prima persona alla crescita della società sportiva, lavorando per portarla ai massimi vertici del campionato italiano.
Ingegnere, era titolare dello studio di progettazione R, in società con Felice Gaiardo, anche se da un paio d'anni si era ritirato in pensione. Dotato di grande capacità imprenditoriale, era conosciutissimo in tutta Italia per il proprio lavoro di progettista, legato a doppio filo al mondo del ghiaccio: aveva infatti progettato numerosi impianti sportivi. In passato aveva lavorato anche per Alleghe funivie.
Una vita spesa per lo sport. Da giovane Nilo Riva aveva giocato ad hockey, nel ruolo di portiere, ma è da tutti ricordato come l'anima della società alleghese: da sempre dirigente delle Civette, per molti anni ne è stato presidente, fino a quando ha ceduto l'incarico a Renato Rossi. Attualmente ricopriva l'incarico di vice presidente con Patrik De Silvestro.
E' stato responsabile del settore hockey al vertice della Fisg, per poi essere nominato, nel 2008, presidente della Lihg, la Lega italiana hockey ghiaccio, ruolo dal quale si è dimesso durante lo scorso campionato per l'amarezza legata all'andamento del movimento. Un ruolo ai vertici dell'hockey nazionale che lo aveva visto tra i dirigenti più attivi e carismatici nel panorama nazionale di questa disciplina sportiva.
Gli ultimi impegni. In questi giorni stava preparando la prossima stagione agonistica: giusto martedì le Civette avevano ufficializzato l'ingaggio di un nuovo terzino e anche dietro questa mossa di mercato c'era il lavoro di Nilo Riva, che continuava a collaborare attivamente con il presidente Rossi e l'allenatore Tom Pokel per dare consistenza alla squadra e renderla più competitiva per l'inizio del campionato.
Quello che era un lavoro, era anche una grande passione, per lui. Il mondo dello sport lo affascinava: era anche un tifoso dell'Inter, e negli ultimi anni aveva coltivato la passione per le due ruote, con l'acquisto di un maxi scooter che gli permetteva di farsi lunghe gite, soprattutto al mare.
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