Addio a Giomi, conclusa la transazione

Con 3,6 milioni di euro l’Usl 1 ha acquistato le quote della società romana e messo la parola fine a tutti i contenziosi in atto
CORTINA. Per 3,6 milioni di euro l’Usl 1 si è aggiudicata il 49% delle quote di Giomi spa all’interno della società Istituto Codivilla Putti di Cortina.


L’accordo è stato siglato venerdì scorso contestualmente al versamento di un primo acconto da parte dell’azienda sanitaria pari a 1,5 milioni di euro. Il saldo della transazione dovrà avvenire entro il 12 gennaio 2018. Si concludono con questo atto anche tutti i contenziosi in essere tra la società romana, che fino al 29 aprile scorso ha gestito l’ospedale cortinese, e l’Usl 1.


Dopo 14 anni, quindi, si mette la parola fine alla storia della società mista pubblico-privata che di fatto si era conclusa qualche mese fa quando al posto di Giomi è subentrata nella gestione l’Oras di Motta di Livenza. Ora tutta la società è di proprietà pubblica. «Con questo passaggio», spiega il direttore generale Adriano Rasi Caldogno, «si consolida il quadro di certezza giuridica necessaria affinché possa esser esperita la procedura di scelta di un altro soggetto giuridico, individuato tramite gara europea, a cui affidare il compendio ospedaliero, come da programmazione regionale. Abbiamo quindi messo la parola fine a questa vicenda».


Per giungere a questo accordo, però, la strada è stata piuttosto lunga e in salita, come ricorda lo stesso direttore generale. «L’acquisizione delle quote societarie arriva dopo una lunga e soppesata negoziazione, che si è basata sulla perizia del valore di tutto quanto Giomi negli anni ha portato all’interno del Codivilla». A cominciare da quei due milioni di euro che erano stati messi nel 2003 per acquistare il 49% delle azioni societarie.


Dal 29 settembre, quindi, l’Usl 1 non solo è diventata socio unico della società per azioni, ma anche proprietaria del marchio, concludendo pure il pagamento dell’affitto della strumentazione che era stata costretta ad avviare per poter consegnare un ospedale funzionante ad Oras.


E ora per il Codivilla si apre una nuova fase che vede l’arrivo di un nuovo gestore privato tramite appunto il bando europeo «che la Regione grazie al lavoro della Crav (centrale regionale per gli acquisti) sta cercando di definire. La speranza», auspica Rasi Caldogno, «è che si riesca molto prima della fine del 2018 ad aggiudicare la gara».


Intanto resta sul piatto il progetto di ristrutturazione dell’ospedale cortinese. «Siamo già allo studio di fattibilità che è stato approvato dalla Crite anche se con alcuni accorgimenti», precisa ancora il capo dell’azienda sanitaria bellunese. «E si sta lavorando per il progetto di dettaglio. Il piano prevede non solo il raddoppio della sala operatoria, ma anche l’adeguamento del punto di primo intervento in vista dei Mondiali 2021 e l’ampliamento dei posti letto che dovranno diventare 80 come da schede del Piano socio sanitario». Di questi 60 saranno di ortopedia e riabilitazione e venti di medicina. Per quanto riguarda poi gli ambulatori gli interventi saranno minimi.


Che ci sia la volontà di migliorare questo complesso ospedaliero lo dimostra anche l’investimento di 666 mila euro, derivanti dal recupero delle accise, per rifare anche le centrali termiche del Codivilla e del Putti. Attualmente, infatti, queste centrali utilizzano olio combustibile a basso tenore di zolfo per funzionare, un sistema inquinante che sarà sostituito con le caldaie a metano.


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