Addio a Perco, Finanza in lutto
PEDAVENA. Fiamme gialle e associazionismo d’arma in lutto per la scomparsa di Emilio Perco, 96 anni a maggio, per trent’anni presidente bellunese dell’Anfi, l’Associazione nazionale finanzieri d’Italia, e per un decennio alla guida della sezione feltrina dell’Associazione mutilati e invalidi di guerra.
Combattente sul fronte balcanico e nella guerra di Liberazione, soccorritore a Longarone durante il Vajont e a Feltre durante l’alluvione del 1966, comandante della brigata di Feltre della Finanza e sottufficiale anziano al nucleo di polizia tributaria di Belluno, Perco era nato a Gorizia nel 1920 e si era arruolato nel 1939.
Partito volontario per il fronte greco albanese nel 1940, combattè in Jugoslavia e Montenegro, quindi fu prigioniero in Germania per due anni, uno dei quali in un campo di disciplina per atti di sabotaggio contro i tedeschi.
Decorato al merito di guerra per la campagna 1940-43 e per la guerra di Liberazione, commendatore, prestò servizio nella Finanza in varie località del Trentino e del Veneto, guidando anche il comando feltrino e stabilendosi con la moglie Maria Maddalena a Pedavena.
Congedatosi nel 1977 con il grado di sottotenente, si era dedicato con generosità all’attività associativa, ricoprendo tra l’altro per vent’anni l’incarico di rappresentante del Veneto nel consiglio nazionale dell’Anfi. Emilio Perco lascia cinque figli: Luciano, Massimo, Paolo, Daniela, Annalisa.
«È stato un punto di riferimento, quasi un padre per tutti noi», lo ricorda commosso l’attuale presidente bellunese dei finanzieri in congedo, Gaetano Basile, «sia come sottufficiale anziano quando era in servizio, poi come presidente dell’associazione». E i finanzieri dell’Anfi saranno presenti per dargli l’ultimo saluto durante la cerimonia funebre, fissata per sabato alle 15 in cattedrale a Feltre. (sdb)
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