Addio a un signore dell’imprenditoria

DOMEGGE. Giovanni Coffen Marcolin, 82 anni, è scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì. Figura di spicco dell’imprenditoria bellunese e italiana, era stato infatti il fondatore dell’omonimo gruppo industriale divenuto negli anni uno dei colossi dell’occhialeria mondiale.
L’avventura imprenditoriale di Giovanni Marcolin inizia nel 1961 quando, appena trentenne, crea “Fabbrica Artigiana”, un’impresa specializzata nella realizzazione di aste per occhiali in laminato d’oro. E’ il primo capitolo di una storia di successo che, in pochi anni, si arricchisce di altre e numerose pagine importanti. Nel 1964 l’azienda fondata tre anni prima cambia nome e diventa “Marcolin occhiali Doublé”.
Ancora un triennio di fulgida attività e viene quindi inaugurato lo stabilimento di Vallesella; dodici mesi più tardi, un passo molto importante nella storia della società: l’ingresso nel mercato a stelle e strisce, con l’apertura di una rete di otto distributori per commercializzare i suoi prodotti L’azienda cresce e si internazionalizza sempre più col passare degli anni. Marcolin apre la prima filiale estera in Francia (1976), seguita, poco dopo, da una sede in Svizzera e da una in Germania. A metà degli anni ottanta, grazie ad una joint venture , Marcolin passa da ottanta a duecento dipendenti, raggiunge il traguardo di un milione di montature prodotte in un anno e si trasferisce nella zona industriale si Longarone. Nonostante la sua forte vocazione internazionale, per specifica volontà del suo fondatore, l’azienda mantiene un solido legame con il territorio bellunese, tanto che nel 1991 Giovanni Coffen Marcolin dà vita ad una fondazione per azioni di solidarietà e beneficenza. Nel frattempo l’azienda acquisisce alcuni dei marchi più prestigiosi e si afferma come una delle realtà più importanti del settore.
«Fino all’ultimo si è informato sulla trattativa per l’acquisizione di Viva International (operazione chiusa ieri, ndr)», sottolinea l’amministratore delegato del gruppo Giovanni Zoppas, «Maurizio (uno dei figli, ndr) mi ha confessato che sono riusciti a dirgli che la trattativa si era chiusa positivamente. Tutti noi vediamo questo come un ideale passaggio di consegne. Ha fatto grandi cose Giovanni Marcolin, con grande intelligenza. Un vero imprenditore».
«La storia di questa azienda», commenta Lorraine Berton, presidente di Sipao, «spiega più di tante altre parole il valore umano e imprenditoriale di Giovanni Coffen Marcolin, una figura che ha contribuito in modo significativo alla crescita economica della provincia, creando occupazione e quindi benessere per tante famiglie. Voglio perciò esprimere, anche a nome dell’intera sezione, il nostro più profondo cordoglio alla famiglia ed un enorme “grazie” per quanto Giovanni ha dato al territorio».
Anche il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Gian Domenico Cappellaro, si unisce al cordoglio e ricorda l’impegno di Giovanni Coffen Marcolin all’interno dell’associazione, dove ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali anche quello di vicepresidente.
«Siamo tutti molto vicini alla famiglia», afferma, «alla quale vanno le nostre più sentite condoglianze. Un pensiero particolare, poi, lo rivolgiamo al figlio di Giovanni,Cirillo, da anni attivo protagonista della vita associativa».
Vittore Doro
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