Addio al divieto di svolta verso via San Lorenzo

Il Comune sta valutando di cambiare la viabilità dall’ospedale verso Mussoi De Moliner chiede lumi sulla Cucciolo-Marisiga e sul marciapiede in via Agordo
BELLUNO. Potrebbe cambiare la viabilità nei pressi del sovrappasso pedonale in via Internati e Deportati, all’incrocio con via San Lorenzo. Il Comune sta infatti valutando l’ipotesi di ripristinare la svolta delle auto verso via San Lorenzo stessa (per chi viaggia dall’ospedale in direzione della rotatoria alla Cerva). La notizia è contenuta nella risposta a una delle ultime interrogazioni presentate dal consigliere del Pd Roberto De Moliner in consiglio comunale.

De Moliner chiedeva lumi su diverse questioni viarie della zona di Mussoi, fra cui anche il divieto di svolta in via San Lorenzo. Venne istituito nel 2006, per rendere più fluida e sicura la circolazione. Molti automobilisti, però, per evitare di raggiungere la rotatoria alla Cerva e girarsi, utilizzano la piazzola adiacente al retro della stazione per fare manovra. Operazione che preoccupa De Moliner, «perché spesso si sono viste manovre azzardate».

Ora il Comune sta valutando di ripristinare la svolta verso via San Lorenzo (ma non il contrario: cioè non si potrà girare a sinistra scendendo da via San Lorenzo). «Sono venuti meno i motivi per i quali era stato messo il divieto», spiega il sindaco uscente Massaro. «Oggi la circolazione è più fluida, quindi abbiamo messo in agenda la valutazione del ripristino della svolta a sinistra verso via San Lorenzo». Se ne occuperà, in ogni caso, la prossima amministrazione.

De Moliner chiedeva anche a che punto fosse la progettazione della
bretella Cucciolo - Marisiga
, visto che a fine novembre 2016 è arrivato in Comune lo studio sui rilievi altimetrici. «Mi aspettavo fossimo ad uno stadio più avanzato», afferma De Moliner. In questo caso, però, si attende che la Immedil 2, la società che si sarebbe impegnata a realizzare il primo tratto della nuova strada, presenti il progetto preliminare.

Infine i
marciapiedi
. Ne è stato costruito uno in via Fratelli Rosselli, ma non è collegato a quello in via Agordo. «Capisco che non ci fossero le risorse sufficienti per costruire un marciapiede più lungo», dice De Moliner, «però si poteva per lo meno fare il progetto».

Il raccordo è di circa 100-150 metri. Nella risposta all’interrogazione il sindaco scrive che il Comune ha privilegiato la sistemazione di alcuni marciapiedi in condizioni di degrado, ma per De Moliner «anche questo caso dimostra la mancanza di programmazione dell’amministrazione. Si sarebbe potuto fare un progetto preliminare per l’intero tratto, da portare avanti per stralci in base alle risorse a disposizione. Invece così non si sa quando potrà essere realizzato il raccordo fra il marciapiede in via Fratelli Rosselli e quello in via Agordo».

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