Addio al primariato per Di Loreto
BELLUNO. Niente più primariato per Pierluigi Di Loreto dal primo agosto scorso.
Il medico, a cui dal 2011 era stata assegnata la direzione dell’unità operativa complessa di Nefrologia e dialisi all’ospedale San Martino di Belluno e che sta attendendo anche un eventuale rinvio a giudizio per stalking nei confronti di una collega e abuso di ufficio, non è stato giudicato positivamente dai collegi tecnici deputati a valutare il suo operato.
Per questo, la direzione generale dell’Usl 1 non ha potuto riconfermare il professionista alla direzione del reparto, che resta, quindi, senza un primario.
Quanto avvenuto nei confronti di Di Loreto è, senza dubbio, un caso unico ad oggi nell’azienda sanitaria bellunese.
Gli incarichi di primariato vengono affidati dalle Usl con scadenze che variano dai cinque anni per le strutture complesse, come è appunto quella di Nefrologia, ai tre per le unità semplici. Al termine di questo periodo di dirigenza, il medico viene sottoposto al giudizio di una commissione valutativa composta da professionisti medici. E proprio dall’analisi dell’operato del primario Di Loreto da parte del collegio tecnico, è emersa una valutazione negativa. Due i verbali valutativi in possesso dell’azienda sanitaria ed entrambi riportano un esito non positivo.
Sulla vicenda dagli uffici di via Feltre a Belluno, si preferisce non fare alcun commento, anche se trapela che questo giudizio non sarebbe in alcun modo legato alle vicissitudini legali del medico.
A parlare sono le norme per le quali “il dirigente di struttura complessa che non superi positivamente la verifica alla scadenza dell’incarico non è confermato”, come recita l’articolo 31 comma 2 del contratto collettivo nazionale del comparto del novembre 2005. Il professionista, però, viene “mantenuto in servizio con altro incarico tra quelli professionali previsti dal Contratto collettivo, congelando contestualmente un posto vacante di dirigente. Il mantenimento in servizio, però, comporta la perdita dell’indennità di struttura complessa e l’attribuzione dell’indennità di esclusività della fascia immediatamente inferiore”.
Al dottor Di Loreto è stato assegnato un livello C2 relativo ai trattamenti dialitici in area critica all’interno del reparto. Della decisione, diventata esecutiva dal primo agosto scorso, ha preso atto il medico che ora potrà o meno impugnare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi