Addio Borgo Ruga, l’Usl 2 trasloca alla palazzina Fusaro

Troppo costoso ristrutturare i vecchi edifici che ospitano Centro diurno per disabili psichici e Comunità terapeutica

FELTRE. Palazzina Fusaro, sgomberata degli uffici di distretto sociosanitario e dei servizi a piano terra, è la prima candidata alla riconversione in centro diurno per la disabilità psichica e per ospitare la Comunità terapeutica residenziale, da sempre collocata nel complesso di borgo Ruga. Ai sopralluoghi dell'ufficio tecnico per la verifica di idoneità della struttura, conosciuta come ex-casa per suore, e per gli interventi di trasformazione in comunità terapeutica per accogliere persone con disturbi psichici che necessitino di un trattamento personalizzato residenziale attivo, ha fatto seguito il passaggio informativo ad associazioni di tutela dei malati e ai familiari degli stessi.

La Comunità residenziale, diretta dallo psichiatra Alberto Cestaro, sarà la prima struttura in trasferimento dal complesso di borgo Ruga, giudicato inidoneo dal punto di vista igienico-sanitario, della sicurezza e assai dispendioso a livello energetico. Sarà la prima, ma non è l'unica considerato che al Borgo si trovano gli ambulatori veterinari, la sede dell'Arpav, quella dell'Acat (alcolisti in trattamento), il Corpo forestale. La normativa imporrebbe un investimento di oltre due milioni di euro per sistemare l'intero complesso. E si devono mettere in conto anche gli interventi per la normativa antisismica. Il tutto, in un contesto di vincoli per il pregio storico ed architettonico di parte dell'edificio.

La ex prima divisione dove c'è attualmente la Ctrp, infatti, include la parte storica e le vestigia del convento agostiniano con chiostro e chiesa. Così è dall'inizio di quest'anno che l'Usl ragiona sull'alternativa di collocazione. In un primo momento aveva preso in esame l'ex casa di cura Bellati, sede della medicina di gruppo e dei servizi consultoriali, che dispone di spazi e locali per poter ospitare altre strutture. Con un investimento, per gli adeguamenti, stimato in poco più di duecentomila euro. Ma questa ipotesi non aveva incontrato il favore di Diapsigra, associazione di tutela dei malati psichici gravi, per la collocazione troppo “ospedalizzata” rispetto ai principi di riabilitazione che connotano i percorsi in Comunità terapeutica.

Del parere delle associazioni ha tenuto conto la dirigenza Usl, presieduta per il caso specifico dal direttore Mario Modolo. Così si sarebbe considerata anche la ristrutturazione della ex-colonìa del Casonetto (già sede del gattile). La ristrutturazione onerosa, il decentramento e la lontananza dai servizi dell'edificio, avrebbero fatto deporre la dirigenza per palazzina Fusaro, già predisposta ad uso residenziale (era appunto la casa delle suore di Maria Bambina) e con spazi adeguati per ricavare il centro diurno, atteso da almeno sei anni.

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