Adorable, Tabacchi convinto: «A breve il bando di gestione»

BELLUNO. Ancora problemi per il sito Adorable, che stenta a decollare. Dopo l’annuncio di una ripartenza imminente di qualche mese fa, il sito torna a fermarsi. A spiegare come stanno le cose è l’asse...

BELLUNO. Ancora problemi per il sito Adorable, che stenta a decollare. Dopo l’annuncio di una ripartenza imminente di qualche mese fa, il sito torna a fermarsi. A spiegare come stanno le cose è l’assessore comunale Valerio Tabacchi. «Il sito registrato è sviluppato dal Comune, come del resto il marchio turistico. I due ragazzi assunti da Palazzo Rosso nel 2012 con il Cantiere della provvidenza seguivano la parte turistica, ma hanno finito il loro contratto a metà gennaio 2014. Causa riduzione fondi per personale e tagli vari, il nostro Comune, come gli altri del resto, non può reclutare altro personale se non nel rapporto un’assunzione ogni cinque pensionamenti. Risultato: da metà gennaio l’Ufficio turismo non ha alcun impiegato. Pertanto da quella data il sito è andato avanti senza aggiornamenti sino a marzo», spiega Tabacchi.

«Da quel momento», prosegue, «non essendo più aggiornato con eventi e necessitando di altre manutenzioni, abbiamo deciso di metterlo off line fino a quando non fosse possibile esternalizzarlo, l’unica soluzione possibile per tenerlo in vita. Per questa operazione, però, servono risorse che a luglio non siamo riusciti a trovare, visti i tagli imposti dal governo per coprire i famosi 80 euro, che ci sono costati qualcosa come 200 mila euro».

«Ma ora», dice l’assessore, «i soldi (si tratta di 25-30 mila euro) li abbiamo trovati e così abbiamo fatto una variazione di bilancio. Ora dovremo comunicare alla Regione la variante per il progetto, poi finalmente i nostri uffici potranno emettere il bando per l’esternalizzazione. Bando che è pronto da mesi, ma nessun dirigente lo firma se non c'è la copertura economica».

Tabacchi pensa che entro metà ottobre si potrebbe avere una risposta da Venezia: «Stiamo costruendo qualcosa che possa diventare lo zoccolo duro a livello provinciale per il turismo, ma dovrà essere in mano ai privati proprio per evitare lungaggini burocratiche e disservizi».

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