Aerei caccia sulla Valbelluna tornano le esercitazioni
ponte nelle alpi
Velivoli F-16 ed elicotteri HH-60 del 31° Fighter Wing Usafe, stanziali all’aeroporto di Aviano, saranno impegnati nelle prossime settimane in attività di volo addestrativa serale sul Bellunese.
Le giornate interessate sono quelle da martedì a giovedì della prossima settimana, dal 30 luglio al 2 agosto e da 6 al 9 agosto.
La comunicazione delle esercitazioni previste dall’Aeronautica statunitense di stanza in Europa è arrivata ieri anche sul tavolo del sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, che qualche settimana fa aveva scritto alla Prefettura di Belluno e al 51° stormo dell’Aeronautica militare di Istrana. Chiedendo “lumi” sull’inconsueto aumento di passaggi aerei di natura militare, in particolare nelle fasce serali e notturne.
Voli troppo rumorosi che erano stati uditi non solo a Ponte nelle Alpi, ma in tutta la Valbelluna, provocando perplessità da parte dei cittadini.
«Le esercitazioni erano state a bassa, anzi a bassissima quota», ricordava Vendramini. Da qui le telefonate preoccupate di diversi residenti preoccupati dal rombo degli apparecchi in volo.
La Prefettura aveva precisato di non essere stata destinataria di alcuna comunicazione preventiva di attività di volo. Il nuovo comandante del 51° Stormo dell’Aeronautica di Istrana, Massimiliano Pasqua, aveva telefonato al sindaco Vendramini assicurando che quelli passati sopra la Valbelluna non erano gli aerei del loro comando.
Per esclusione, si era dunque pensato si trattasse di attività svolte dalla base americana di Aviano.
Il dubbio sui sorvoli delle scorse settimane per ora rimane. L’unica certezza è che questa volta è arrivata una comunicazione anticipata. Nella lettera il tenente colonnello Giorgio Albani, capo ufficio comando dell’aeroporto di Aviano, precisa che il sorvolo con aerei ed elicotteri «si concluderà comunque non oltre la mezzanotte e si svolgerà in linea con le vigenti regole di volo e nel rispetto degli orari autorizzati». «Si precisa che ogni sforzo sarà attuato per limitare eventuali disagi alla cittadinanza», conclude la missiva. —
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