«Aeroporto di Cortina, il progetto ora è pronto»

La cordata di imprenditori guidata da Fabrizio Carbonera lo presenterà alle Regole d’Ampezzo e poi al Comune

CORTINA. Pronto il progetto dell’aeroporto di Fiames. Cortinairport, la cordata di imprenditori guidata da Fabrizio Carbonera, ha terminato le progettazioni per riaprire l’aeroporto di Fiames.

Il sito fu chiuso nel 1976, in seguito all’incidente del Cessna 206 che, schiantatosi a terra dopo il decollo per il forte vento, causò la morte di sei persone. A tutt’oggi a Fiames atterrano solo elicotteri.

Carbonera da anni prova a riaprire l’aeroporto e ora sembra che le possibilità siano favorevoli anche in vista dei Mondiali di sci alpino del 2021. A settembre Carbonera e i suoi hanno presentato l’idea di riaprire l’aeroporto all’amministrazione comunale. La giunta ha poi dato mandato a Cortinairport di presentare un progetto preliminare, una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario e un dettaglio specifico delle caratteristiche del servizio e della gestione.

«Abbiamo terminato il progetto», spiega Carbonera, «e ora lo presenteremo prima alle Regole d’Ampezzo che sono proprietarie di tratti di terreni su cui dovremmo ampliare la pista. Poi lo depositeremo in Comune e poi organizzeremo un nuovo incontro pubblico per presentare ai cittadini la nostra idea».

Il progetto è ancora tenuto sotto chiave, ma prevede l’arrivo a Cortina di velivoli da un minimo di 12 posti ad un massimo di 39. Volando sui cieli dolomitici, si potrà, a detta di Cortinairport, raggiungere Milano in 45 minuti, Roma in 75, Montecarlo in 65, Monaco in 50. L’obiettivo principale è infatti quello di accorciare i tempi che oggi si impiegano a raggiungere Cortina in auto o in treno, mezzo che arriva solo sino a Calalzo o Dobbiaco.

Nel progetto sono inseriti un’area per gli elicotteri, l’elisoccorso attivo h24, un’area per i voli privati, due piazzole di sosta, un hangar da 40 metri per 20 per 8, una casermetta per la sicurezza, un’area dove intervenire usi mezzi per togliere neve e ghiaccio, le piattaforme per il rifornimento, due piazzole da 25 metri per 25 e servizi per chi viaggia con gli animali.

La pista di atterraggio sarà allungata e passerà dai 1.285 metri attuali a 1.600 metri. Ci saranno poi uffici, un’area commerciale, una camera di emergenza, una sala per il raccoglimento e saranno creati numerosi posti di lavori ai quali potrà accedere solo personale con le qualifiche previste dalle normative.

«Se l’iter va vanti come ci siamo prefissati e senza intoppi», rivela Carbonera, «l’aeroporto potrà essere aperto per il 208. I lavori per aprire l’aeroporto non sono tantissimi. Il resto concerne le strutture accessorie e quelle contiamo di terminarle per il 2020. Di sicuro per i Mondiali 2021 Cortina potrà avere lo scalo di Fiames funzionante».

Dopo il 9 luglio, come ha anticipato il sindaco Andrea Franceschi, arriverà il commissario a guidare il Comune, in quanto il gruppo di maggioranza si dimetterà.

«L’arrivo del commissario non ci spaventa affatto», chiosa Carbonera, «i soldi li mettiamo noi e non li chiediamo al Comune quindi non vedo perché dovrebbe dire no ad un progetto che porta benefici a Cortina. Il progetto è rispettoso dell’ambiente, della sicurezza e darà impulso a tutta la conca».

Alessandra Segafreddo

 

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