Affari d’oro per i gelatai degli sceicchi

“Capricci” ha aperto a Doha e ora punta anche al mercato americano: due bellunesi sfondano in Qatar
Di Serena Gasparoni

BELLUNO. Uno sceicco ha chiesto loro di realizzare il gelato al the nero. Non se lo sono fatti ripetere due volte, e il giorno successivo gli hanno fatto trovare il gusto richiesto. Amano sperimentare, utilizzando ingredienti naturali, perché accontentare le voglie degli sceicchi o della famiglia reale (che si reca di persona nella loro gelateria) non è cosa facile. Ma per loro oramai il gelato non ha segreti. David Braido, 27 anni di Conegliano e Andrea Dal Farra, 29 anni, di Belluno, sono i cofondatori di “Capricci Italian Natural Gelato”, una gelateria artigianale aperta un anno fa circa in Qatar, a Doha.

È la prima gelateria del Medio Oriente a offrire un prodotto completamente naturale, cercando di continuare una vecchia tradizione di artigiani del gusto che inizia da molto lontano. Ma non in Germania come fecero i nostri nonni, bensì nella nuova meta del lusso, che in questi anni sta registrando un vero e proprio boom economico.

«Mio nonno nel 1960 è andato in Germania per aprire una gelateria, 60 anni dopo voglio fare la stessa cosa. Ma voglio farlo in un posto ancora vergine. La sfida è quotidiana per far capire al cliente che quello che sta mangiando è realmente italiano ed è un prodotto sano e naturale», spiega David Braido.

Il progetto nasce a gennaio 2012, il locale è stato aperto a fine maggio 2013. Adel Mohammed, sponsor di Capricci, non ha dubbi: «Ho fiducia in loro: hanno solo idee originali. È per questo che mi piace lavorare con gli italiani».

Lo scoglio più difficile è cercare di instillare nel popolo qatariota l’amore del buon cibo, gli ingredienti sani e naturali. «C'è voluto un po’ di tempo, vanno educati in questo senso. Per loro la pastasciutta deve essere fatta con il pollo. Non conoscono la bontà del vero cibo italiano».

Solo ingredienti naturali reperiti nel fornitissimo mercato di Doha: ai gusti tradizionali vengono affiancati quelli più ricercati, elaborati nel laboratorio da un altro bellunese, Simone Noal, 29 anni. Gelato allo zafferano, caffè turco con cardamomo, al dattero e all’acqua di rose per fare qualche esempio.

David e Andrea non hanno nessuna intenzione di fermarsi: Capricci di Doha è il primo step di un progetto molto più esteso e proiettato in tutto il mondo. Le prime richieste, dall’America ad esempio, stanno già arrivando.

Imprenditori giovani in terra straniera: un’avventura che li obbliga anche ad abituarsi agli usi e costumi altrui. Tra poco inizierà il ramadan, la gelateria aprirà solo di notte, c’è meno lavoro per cui i fondatori possono concedersi una veloce capatina. «Quando la mattina mi sveglio in Qatar», dice Dal Farra, «mi devo ancora abituare al fatto che non posso tenere la finestra aperta della camera perché si riempie tutto di sabbia. Sono nato in mezzo alle Dolomiti, è difficile essere catapultato nel deserto».

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