Affitto del Ciareido non rinnovato, il Cai di Lozzo ha reso le chiavi al Comune
Il presidente Borca amareggiato: finita un’epoca, abbiamo mandato avanti il rifugio per 49 anni
LOZZO. Il contratto non è stato rinnovato dal Comune e il Cai di Lozzo ha riconsegnato ieri mattina all’ente locale le chiavi del rifugio Ciareido, chiudendo così un’era.
Dopo 49 anni di gestione, il rifugio torna nelle mani del suo proprietario, il Comune. Non senza un bel carico di emozione mista a tristezza.
Sentimenti espressi dal presidente di sezione Davide Borca. «Abbiamo provato a trovare un’intesa per salvare almeno la stagione estiva ormai alle porte ma le cose sono andate diversamente. C’è tanta amarezza in questo momento, dovuta essenzialmente a due motivi. Il primo, inevitabilmente, riguarda la fine di un’epoca. La sezione Cai di Lozzo ha gestito il rifugio Ciareido per 49 anni. Nel corso del tempo, il rifugio è diventato un punto di riferimento, sia per i residenti che per i turisti, tanto d’inverno quanto in estate. L’altro elemento che genera profonda amarezza in questo momento è da rimandare al fatto che è stata gettata al vento la stagione turistica estiva. Un’apertura straordinaria per due mesi e comunque fino al momento dell’inizio dei lavori, già previsti da tempo e fissati per il mese di agosto, forse si poteva effettuare».
Acqua passata. Dopo la riconsegna delle chiavi in Comune, avvenuta in mattinata da parte di una delegazione della sezione Cai capitanata dallo stesso Davide Borca, è già tempo di voltare pagina.
«Ci sarà un bando che determinerà il nome del nuovo gestore del rifugio», prosegue Borca, «dal canto nostro, l’auspicio è che colui che quel rifugio l’ha gestito in maniera encomiabile negli ultimi undici anni, Enzo Dal Pont, possa parteciparvi ed aggiudicarselo. È una persona straordinaria che merita di dare seguito alla sua avventura, non solo professionale, al Ciareido».
Ed il Cai Lozzo che farà? «Nei prossimi giorni torneremo su al rifugio insieme ai tecnici del Comune perché una parte della mobilia situata all’interno della struttura è di nostra proprietà», spiega Borca. «Cosa ne faremo? Non lo so, è presto per parlarne. Nelle prossime settimane convocheremo un’assemblea dei soci della sezione per decidere tutti insieme. Questo è un momento difficile, il legame col Ciareido è forte. Se parteciperemo al bando comunale? Chi può dirlo, anche in questo caso sarà l’assemblea dei soci a doversi esprimere». —
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