Mesi di affitto da pagare, il padrone di casa lo pesta con la mazza da baseball

Il processo a Belluno: le accuse per Nico Borci sono di lesioni aggravate e tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone

Gigi Sosso
Mazza da baseball sequestrata dai carabinieri
Mazza da baseball sequestrata dai carabinieri

Non pagava l’affitto: il padrone di casa lo picchia con una mazza da baseball. Le accuse per Nico Borci sono di lesioni aggravate e tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone.

Il processo è stato aperto il 28 gennaio dal giudice Luca Berletti e l’imputato si è visto assegnare Francesca Larese come avvocato d’ufficio, mentre l’inquilino si è costituito parte civile con Marco Cason per il risarcimento.

Le parti avevano firmato un contratto di locazione l’8 marzo 2021, in seguito l’affittuario deve aver accumulato dei mesi di arretrato, facendo perdere la pazienza a Borci.

Sempre secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica, il primo aprile dell’anno dopo l’imputato avrebbe concesso un brevissimo ultimatum: «Hai dieci secondi per ridarmi le chiavi e i soldi che mi spettano. Adesso ti porto in garage e ti apro come un maiale».

Non sarebbe riuscito a portarlo di sotto per motivi indipendenti dalla propria volontà, ma avrebbe imbracciato una mazza colpendolo più volte.

Nel certificato medico prodotto dalla vittima dell’aggressione, si parla di «trauma contusivo all’avambraccio destro e alla coscia sinistra». La prognosi emessa dal Pronto soccorso dell’ospedale San Martino è stato di otto giorni.

Le lesioni contestate sono aggravate perché l’attrezzo sportivo è stato utilizzato come un’arma, per il resto Borci avrebbe tranquillamente potuto rivolgersi a un giudice e, invece, si sarebbe fatto giustizia da solo. Nei prossimi mesi, saranno ascoltati i testimoni, a cominciare da quelli della pubblica accusa. La difesa si dedicherà al controesame.

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