A.G. srl, indagine per bancarotta

Beni «distratti» per 300.000 euro, l'amministratore finisce sotto inchiesta
L’A.G. srl, ex Arredogel spa, fallita nel dicembre 2008
L’A.G. srl, ex Arredogel spa, fallita nel dicembre 2008
BELLUNO. L'amministratore dell'A.G. srl, già Arredogel Longarone spa, Antonio Gamelli, 47 anni di Belluno, ex presidente della Feinar, è finito sotto inchiesta per bancarotta per distrazione. Il sostituto procuratore, Massimo De Bortoli, ha formalmente chiesto il suo rinvio a giudizio al giudice delle udienze preliminari, dopo una lunga ed articolata indagine, rimasta coperta, finora, dal più stretto riserbo. L'inchiesta sulla nota azienda longaronese, dichiarata fallita dal tribunale di Belluno nel dicembre del 2008, ha avuto una svolta nel settembre del 2009, dopo che una "dritta" alla Guardia di Finanza riferiva di un sospetto trasferimento di beni dalla A.G. srl ad un'altra azienda, la Omnia srl, con sede a Vittorio Veneto, di cui lo stesso Gamelli è amministratore. È proprio nel trasferimento dei beni dalla A.G. srl alla Omnia srl che gli investigatori hanno individuato il reato di bancarotta per distrazione. Beni per un valore di circa 300.000 euro (consistenti in mobili, frigoriferi, apparecchiature ed attrezzature varie) che sarebbero improvvisamente spariti dai bilanci della A.G. srl per ricomparire nella disponibilità della Omnia srl. Quei beni, dopo il fallimento, dovevano rimanere nella disponibilità della massa dei creditori dell'A.G. srl. Invece, secondo l'accusa, sono stati distratti e parte di quei beni sono spariti, probabilmente rivenduti. L'8 settembre del 2009, gli uomini delle Fiamme Gialle, su mandato del pubblico ministero De Bortoli, hanno perquisito la sede della Omnia srl a Vittorio Veneto, trovandovi una parte dei beni appartneneti all' A.G. srl. Ciò che è rimasto è stato posto sotto sequestro e riconsegnato poi alla disponibilità della massa dei creditori. Il sostituto procuratotre De Bortoli ha dunque chiuso l'inchiesta sulla quale è calato il più stretto riserbo ed ora si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Gamelli per bancarotta per distrazione. L'inchiesta si collega al fallimento dell'A.G. srl, ex Arredogel Longarone spa, avvenuto nel dicembre 2008. Un crac stimato in oltre 5 milioni di euro. Sono oltre un centinaio i creditori che sono stati ammessi al passivo del fallimento dell'azienda fallita, che ha avuto nel ragionier Giuseppe Serafini il curatore. Al tribunale erano bastati pochi giorni per dichiarare il fallimento dell'azienda, dopo che quattro ditte (la Winterhalter Italia srl, la Vetreria Giuliano Guizzo di Sedico, la Dixell spa e la Punto Lavoro Soc. Coop.) che vantavano crediti importanti, avevano promosso l'istanza di fallimento. Il 16 dicembre 2008 la sentenza era stata depositata e due giorni dopo il fallimento era stato comunicato alla Camera di Commercio. Per quattro lunghi mesi il curatore fallimentare si è districato tra gli incartamenti e le fatture della ditta fallita per la verifica dell'ammissibilità dei creditori che nel frattempo si erano fatti avanti per chiedere ciò che a loro spettava di diritto. Ora, dopo l'aspetto civilistico del fallimento, s'inserisce anche quello penale.

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