Aggiudicati 38 lotti per 3.500 euro

CORTINA. Aggiudicati solo 38 dei 118 oggetti messi all’asta, per un guadagno totale di 3.500 euro. Questi i numeri venuti fuori nel tardo pomeriggio di ieri e relativi all’asta indetta dal Comune di Cortina che intendeva aggiudicare a privati una serie di oggetti smarriti nel corso degli ultimi 70 anni. Oggetti rinvenuti sul territorio, e divenuti dunque di proprietà del Comune: si andava dai cimeli olimpici del 1956 alle lire risalenti al tempo di guerra; dalle macchine fotografiche, vecchie e in diversa misura nuove, ai gioielli senza tempo. La commissione apposita si è riunita ieri mattina alle 10 in sala consiliare per l'apertura delle offerte che erano pervenute all’ufficio Economato del Comune. Commissione che era composta da Claudio Talamini (funzionario dell’Amministrazione) in qualità di presidente; da Tamara Dal Farra, dell'Ufficio economato del comune di Belluno (in qualità di esperta) e da Carla De Martin Topranin (dell'Ufficio economato di Cortina, luogo dove sono rimasti esposti gli oggetti per tre settimane) componente con funzione di segretario verbalizzante. Trattandosi di un’asta sostanzialmente avvenuta online, nessuno di coloro che avevano presentato offerte era presente in sala (pur trattandosi di una procedura pubblica). Prima dell'apertura delle buste, la commissione aveva ribadito il criterio per l'aggiudicazione dei beni secondo quanto contenuto nell’avviso d’asta: ovvero l’offerta più congrua, la più alta tra quelle in conformità con il prezzo fissato in partenza dagli esperti consultati in precedenza. Nel particolare, per i beni con perizia stimata fino a 50 euro, non si sarebbe proceduto all'aggiudicazione se l'offerta presentata non fosse stata di almeno il 50% del valore di stima; per gli oggetti preziosi e i gioielli, l'offerta proposta avrebbe dovuto raggiungere il 95% del valore stimato; l'85%, invece, era il tetto minimo stabilito per le monete e le banconote; per le apparecchiature ottiche, fotografiche e la bigiotteria, il valore dell'offerta avrebbe invece dovuto raggiungere almeno il 75% del valore di stima. In caso di pari offerta per lo stesso bene, l'aggiudicazione sarebbe avvenuta mediante sorteggio. Dopo aver escluso dalla gara le tre domande pervenute fuori dai termini, è iniziata l'apertura secondo l'ordine di ricezione al protocollo comunale e previa verifica della correttezza nella presentazione delle offerte. Alla fine, sulle 111 offerte totali pervenute, solo 38 sono state ritenute congrue in base ai criteri sopra citati e gli oggetti relativi assegnati. Per quelli rimasti, l’Amministrazione deciderà nelle prossime settimana se ricorrere ad una nuova asta o regolarsi in maniera diversa.
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