Aggredisce la moglie che va all’ospedale: albanese a processo

SANTA GIUSTINA. Avrebbe maltrattato la moglie in diverse occasioni, percuotendola e giungendo perfino ad aggredirla violentemente davanti al figlio minorenne, conducendola a uno stato di prostrazione...

SANTA GIUSTINA. Avrebbe maltrattato la moglie in diverse occasioni, percuotendola e giungendo perfino ad aggredirla violentemente davanti al figlio minorenne, conducendola a uno stato di prostrazione e sudditanza. La donna, stanca di questi soprusi, ha finito per denunciare l’uomo. Una denuncia che poi, per paura, ha ritirato, lasciando che la magistratura procedesse d’ufficio.

Si è tenuta ieri la prima udienza al tribunale di Belluno del processo a carico di A.S., un trentaseienne albanese residente a Santa Giustina, difeso dall’avvocato Michele Fusina. L’uomo è accusato di una serie di comportamenti reiterati dal 2006 fino al novembre 2013, quando avrebbe aggredito fisicamente la moglie (rappresentata quale parte offesa dall’avvocato Stefano Fascina dello studio Azzalini), alla presenza del figlio minore, “serrandole il collo con le dita e poi schiaffeggiandola ripetutamente tanto da procurarle varie contusioni e un’abrasione corneale giudicate guaribili in 10 giorni”, si legge nel capo di imputazione. Episodio che avrebbe innescato poi l’indagine giudiziaria.

Il marito sarebbe stato solito, inoltre, offendere la donna con epiteti pesanti, ripetendole spesso “sei una donna, devi stare zitta, devi stare sotto l'uomo, non devi parlare”. Comportamenti che avrebbero imposto un regime di sudditanza domestica, tanto che il coniuge sarebbe arrivato anche a decidere l'abbigliamento che la donna doveva indossare per recarsi al lavoro.

Atteggiamenti che il pubblico ministero reputa tali da “screditare e svalutare la mamma agli occhi del figlio e dei propri genitori, tenendola sotto la minaccia di ottenere il divorzio in Albania. A causa delle presunte prepotenze psicologiche subite e delle presunte condotte aggressive e violente, la moglie sarebbe caduta in uno stato di prostrazione”. Ma quel giorno di novembre, dopo l’aggressione che la portò all’ospedale, la donna trovò il coraggio di denunciare il marito. Ora è in corso anche il procedimento di separazione in Italia.

La prossima udienza del processo è fissata per il 26 ottobre.

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