Aggredisce la ragazza: arrestato cuoco
È accusato di tentato omicidio: ha minacciato i colleghi di lei con il coltello, poi ha stretto le mani al collo della vittima
ALLEGHE. Un raptus di gelosia e mette le mani al collo della ragazza, dopo aver minacciato i suoi colleghi perchè gli dicessero dove fosse. Alex Pallua aveva già stretto le mani al collo della persona con cui aveva avuto una relazione: da lei lo hanno staccato il portiere di notte e poi i carabinieri.
Tentato omicidio, minaccia aggravata, violenza privata, violazione di domicilio e porto abusivo di coltello: sono queste le accuse nei confronti di Alex Pallua, 29 anni di Selva di Cadore, che sabato notte ha seminato il panico nell’alloggio dei dipendenti del Posta, una struttura separata dall’hotel, e in strada. Per lui si sono aperte le porte del carcere, domenica, dopo una notte passata nella caserma dei carabinieri di Caprile: ora è in attesa di comparire davanti al gip, domani, per spiegare la sua versione dei fatti.
Nella frazione di Alleghe, Pallua, cuoco di Selva, incensurato, era andato a cercare la sua ragazza che per l’estate aveva trovato un impiego estivo nella struttura ricettiva. Forse il rapporto tra i due si era già deteriorato da un po’ di tempo e le cose non andavano più bene, forse Pallua il lavoro della giovane non lo vedeva di buon occhio, perchè la allontanava da lui per molte ore al giorno, forse si era anche fissato sul fatto che la ragazza frequentasse altri suoi coetanei e uno in particolare.
Sabato notte era partito alla volta di Caprile convinto di dover confermare tutte le sue convinzioni insinuate dalla gelosia e soprattutto che avrebbe trovato la ventenne non da sola, ma con un amico, quell’amico.
Al termine del servizio in albergo i dipendenti si fermano negli alloggi della residenza adiacente alla struttura, dedicata agli stagionali: qui stanno un po’ a chiacchierare prima di andare a dormire. Il 29enne sapeva che avrebbe trovato la ragazza lì ed è andata a cercarla. Quando ha capito che era con chi sospettava, si è scatenata la sua furia.
Dalle ricostruzioni effettuate dai carabinieri di Caprile, il giovane non era in sè, forse aveva bevuto: si è prima presentato in hotel dopo aver lasciato l’auto in mezzo a piazza Dogliani, auto dalla quale è sceso brandendo un coltellino. Quindi ha preso a minacciare chiunque non volesse dirgli dove avrebbe trovato la ventenne. Era ormai passata mezzanotte, quando la situazione si è fatta rovente: Pallua ha saputo che il servizio era terminato e che avrebbe trovato tutti negli alloggi: è andato lì, dove si è fatto largo per le scale, spaventando con il coltello chiunque gli si parasse contro. A tutti chiedeva dov’era la giovane, che, nel frattempo, era stata avvisata della situazione ed era stata nascosta in un’altra stanza.
Alla prima occasione la ventenne ha cercato di scappare, ma è stata raggiunta proprio mentre scendeva di corsa i gradini e strattonata dal cuoco che cercava di fermarla. La ragazza è riuscita a raggiungere il piano terra della struttura e a uscire in strada ma, arrivata in piazza, è stata placcata da dietro e bloccata sulla fiancata della vettura. Una furia, quella del giovane, incontenibile anche a detta dei tanti testimoni che, nonostante siano stati minacciati, hanno preso a rincorrerlo a loro volta nel tentativo di fermarlo. Pallua davanti alla giovane aveva riposto in tasca il coltellino, ma l’hanno visto cingerle il collo con le mani che stringeva sempre di più, sino quasi a strangolarla.
Sono stati il portiere dell’hotel e altri colleghi della ventenne a separarlo, prima che «l’aguzzino portasse a compimento il delitto», evitando un femminicidio, scrivono i carabinieri di Cortina in una nota.
Nel frattempo i carabinieri di Caprile, pur non in servizio quella notte, sono saltati giù dal letto appena avvertiti (la caserma dista poche centinaia di metri dal luogo della vicenda) e sono intervenuti, anticipando le pattuglie in servizio della Compagnia di Cortina diretta dal maggiore Rocchi.
Sono finiti tutti in caserma, perchè si potessero chiarire i fatti: alla giovane sono state prestate le prime cure col supporto della guardia medica locale. La ragazza è sotto choc e le escoriazioni esterne sono poca cosa rispetto al dolore interno. Per il 29enne è scattato l’arresto per tentato omicidio e altri reati. Domenica mattina è stato trasferito nel carcere di Baldenich.
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