Agma in concordato otto lavoratori a casa

MEL. Crisi per la Agma Arredo inox professionale srl di Mel.
L’azienda che produce materiale di arredo per cucine, ma anche per sale operatorie e laboratori analisi, dai primi di dicembre ha firmato il concordato preventivo e ieri mattina è stato siglato dal sindacato l’accordo per la messa in mobilità di otto dipendenti, tra impiegati e operai. L’impresa conta una ventina di lavoratori.
«Siamo arrivati all’atto quasi conclusivo per l’accordo di mobilità alla Agma srl», spiega il segretario della Uilm, Paolo Da Lan. «Si tratta di otto licenziamenti semi volontari, per i quali abbiamo firmato un verbale di conciliazione. In questo modo la forza lavoro della fabbrica sarà ridotta di un terzo».
Quello di ieri, come precisa lo stesso segretario Da Lan, è stato un accordo propedeutico: «La mobilità scatterà alla fine della cassa straordinaria, che partirà ora e si concluderà nel giugno 2014».
L’Agma srl «ha attivato un percorso di risanamento», sottolinea ancora Paolo Da Lan, «che prevede i quattro anni di concordato preventivo, nel corso dei quali l’impresa continua la sua attività produttiva, sotto il controllo giuridico del tribunale. Una volta scaduto il quadriennio, se l’azienda non avrà chiusi i crediti e quindi potrà ripartire, si troverà ancora in difficoltà e quindi partirà la procedura fallimentare. La speranza è che con questo taglio propedeutico, che si è reso necessario per agevolare l’attività dell’Agma e ridurre i costi, l’azienda possa ripartire come un tempo».
Attualmente nell’impresa zumellese operano appunto una ventina di lavoratori, tutti residenti nell’area della Valbelluna. Un’area che è stata colpita molto dalla crisi, e che è stata messa a dura prova da queste difficoltà economiche e finanziarie globali. Un esempio, che per fortuna si è risolto per ora, è quello dell’Acc, mentre resta ancora da definire la questione dell’Ideal Standard di Trichiana. (p.d.a.)
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