Agner, nasce la nuova ferrata “Stella alpina” che diverrà modello per futuri interventi

L’Unione montana agordina investirà 141mila euro di fondi di area vasta cui se ne aggiungeranno altri 63.500 per segnaletica e lavori 

AGORDINO

La ferrata Stella Alpina sull’Agnér verrà ricostruita ex novo con materiali e tecniche certificati e diventerà modello per futuri interventi su altre vie ferrate. Per concretizzare il progetto, l’Unione montana agordina investirà 141 mila euro di fondi di confine di area vasta a livello provinciale destinati al “Miglioramento dell’offerta turistica di alta montagna nelle aree di confine della provincia di Belluno” . Una cifra alla quale si aggiungeranno 26 mila euro e 37. 500 euro (sempre fondi di confine) rispettivamente per segnaletica dei sentieri e per sistemazione della strada che da Capanna Trieste va al rifugio Vazzoler.

«Tra il 2015 e 2016», dice il presidente dell’Uma, Michele Costa, «era in corso un progetto per la riqualificazione della sentieristica tra Regione e Cai. In quell’occasione si era deciso, a livello provinciale, di aggiungere dei fondi dei comuni di confine di area vasta. Ora le cose stanno andando avanti».

La Regione era il soggetto attuatore che poi, tramite convenzione, ha lasciato la fase operativa nelle mani dell’Unione montana agordina. Il più consistente dei tre progetti che dovranno essere redatti e appaltati riguarda la ferrata Stella Alpina sull'Agnèr, una delle più impegnative delle Dolomiti agordine con vari passaggi esposti, costruita tra il 1966 e il 1968 per iniziativa di un gruppo di appassionati di montagna di Frassené, guidati da Renato "Carluccio" Mosca, sostenuti dal Cai, e poi sistemata un paio di volte.

Quella esistente verrà rimossa e al suo posto ne verrà fatta una “didattica».

«“Didattica”», spiega l'Unione montana agordina, «vuol dire, in estrema sintesi, «che sarà la prima del suo genere in vallata e quindi servirà da modello per interventi futuri. Verrà realizzata con materiali (chiodi, spit, staffe, corde, ndr) certificati. Non solo. Anche il disegno sarà certificato: si susseguiranno vari tratti di corda di lunghezza definita in modo da “rompere” le eventuali scariche elettriche prodotte dai fulmini. Il sistema per le ascese lungo la via garantirà la massima sicurezza per l'alpinista. Una volta costruita (l’ipotesi è per l’estate 2021, ndr)», continua l’Uma, « essa farà scuola: quando gli addetti si troveranno a dover fare manutenzioni su altre vie, useranno gli stessi materiali utilizzati sulla Stella Alpina».

Il secondo degli interventi riguarda la strada che porta al rifugio Vazzoler da Capanna Trieste, lungo la Val Corpassa. Una strada che, in occasione di forte maltempo, subisce spesso danni.

«Anche di recente», spiega l’Uma, «è stato necessario portare su lo scavatore per rimuovere il materiale. Il progetto prevede la creazione di una zona di accumulo. Qualora il materiale eccedesse la capacità, finirebbe su un selciatone più facilmente ripulibile».

Due lavori sono previsti anche nella zona del passo Duran-rifugio Carestiato: una deviazione lungo il sentiero che scende dal rifugio, poco dopo la casera ai Pass; un nuovo tratto di sentiero che eviti agli escursionisti il passaggio sull’asfalto lungo la 347 dell’Alta Via numero 1 tra il Carestiato e la zona del Pramper. Infine si procederà alla sostituzione della tabellonistica lungo le Alte Vie 1 e 2 in territorio agordino nell’ottica di un’uniformazione a livello provinciale. —

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