Agordino mobilitato per difendere gli uffici turistici

A Falcade sono state raccolte già oltre 250 firme ad Alleghe ne sono state messe assieme ben 403
Colle santa lucia gennaio 2005, municipio.
Colle santa lucia gennaio 2005, municipio.

FALCADE. «Paghiamo le tasse e ci tolgono l'ospedale, le poste e adesso anche l'ufficio turistico: che senso ha rimanere a vivere in montagna?». L'ennesimo grido di dolore delle Dolomiti Bellunesi arriva dall'Agordino che in questi giorni si sta mobilitando per difendere gli uffici Iat (Informazioni e accoglienza turistica). A Falcade, Alleghe, Rocca Pietore e Arabba la gente sta sottoscrivendo in massa l'appello partito “dal basso” qualche giorno fa per cercare di sensibilizzare le istituzioni a fare marcia indietro sulla chiusura degli uffici turistici. A Falcade (edicola da Lucia e da Metella, pasticcerie Perla e Croda, bar Molino) sono già state raccolte quasi 250 firme, ad Alleghe (edicola Callegari, Asterix Noleggio sci e Dolomitissime) sono altre 403. Tra Rocca Pietore e Sottoguda (Skipass Malga Ciapela, La Bottega, Ai Serrai, Hotel Pineta) si è già arrivati a quota 140, mentre ad Arabba (La Papaya, Albergo Pordoi) le sottoscrizioni sono 120.

«Firmano valligiani e turisti – dice Nicole della pasticceria Perla di Falcade – e tutti mostrano il timore che con la chiusura dell’ufficio turistico se ne vada un punto importantissimo per la società e l'economia locale. Purtroppo non c'è molta fiducia sul fatto che si possa fare un passo indietro». Gli Iat verranno chiusi dopo Pasqua perché la competenza in materia turistica, per legge regionale, non sarà più in mano alla Provincia.

Nel giro di pochi giorni sono circa 900 le persone tra locali e turisti che stanno facendo sentire la propria voce, spiegando come i singoli Iat rappresentino un servizio indispensabile nell'attività di informazione turistica, ma non solo. Tali uffici sono anche fornitori di servizi come il rinnovo degli abbonamenti Dolomitibus, il rilascio di permessi pesca e funghi, delle tessere Fisi, Dolomiti Emergency, Volontari Ambulanza, informazioni e biglietteria Dolomitibus e Brusutti, iscrizioni manifestazioni sportive, vendita biglietti per spettacoli e concerti.

«L'ufficio turistico di Sottoguda – spiega Elena De Cassan del Garnì “Ai Serrai” di Sottoguda – è fondamentale per tutti. Se dovessero toglierlo verrebbe a mancare un servizio importantissimo. Chi firma è indignato e spera ancora che la sua sottoscrizione sia uno stimolo che faccia ravvedere chi ha pensato alla chiusura degli Iat».

«Il sindaco si era dato molto da fare affinché non chiudessero lo Iat di Sottoguda – continua – e ora? Il privato ha già le sue difficoltà. È vero che se magari nascesse un consorzio turistico questo potrebbe dare una spinta a una maggiore collaborazione fra i soggetti, ma è anche vero che paghiamo le tasse, no? Ma per cosa? Per avere il taglio dei servizi: poste, ospedali, ufficio turistico? Come possono pretendere che rimaniamo in montagna?». Con i servizi, infatti, rischia di andarsene anche il lavoratore. «C'è anche il grosso problema della perdita dei posti di lavoro – conclude Elena De Cassan – ci sono persone con un curriculum importante, qualificate». La raccolta firme va avanti.

Gianni Santomaso

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