Agordino, scommessi 12.7 milioni nel 2017
AGORDINO
Sono 12 milioni e 700 mila gli euro che nel 2017 sono stati bruciati in Agordino nel gioco d’azzardo. Lo dice l’inchiesta “L’Italia delle slot 2” del Visual Lab del Gruppo Gedi, di cui fa parte il Corriere delle Alpi e i cui dati sono consultabili online.
Dalle slot ai pronostici sportivi, dall’ippica al gratta e vinci, dal lotto al Superenalotto, gli agordini (e i turisti che soggiornano in vallata) continuano a giocare. In media un residente della vallata decide di “investire” 525 euro all’anno. Su 12 milioni e 700 mila euro totali spesi, se ne vincono 8 milioni e 765 mila. Gli altri li intascano lo Stato e i gestori dei luoghi in cui sono presenti slot o vengono venduti i gratta e vinci e le schedine.
Una piaga, quella del gioco d’azzardo patologico, che colpisce il territorio dall’alto al basso anche se, secondo l’inchiesta, da alcuni Comuni (Colle Santa Lucia, La Valle, San Tomaso e Vallada) non pervengono dati sul gioco. Che non vuol dire, però, che gli abitanti non giochino altrove.
Come per il 2016, spicca soprattuto il dato di Alleghe dove nel 2017 sono stati bruciati 2 milioni e 130 mila euro, cioè 1.785 euro pro capite. Un’enormità anche se il dato pro capite va certamente analizzato. «Qui da me – dice Giampaolo De Bernardin, titolare de La Caminada e consigliere comunale di minoranza – giocano soprattutto i turisti».
Al secondo posto c’è Agordo (1.046 euro pro capite, 4 milioni e 280 mila in totale, mentre Gosaldo conta 802 euro a testa e 484.481 euro in totale. Poi via via Falcade, Cencenighe, Canale d’Agordo, Livinallongo, Selva di Cadore, Voltago, Rivamonte, Taibon, Rocca Pietore.
Ma quali sono i giochi gestiti dai Monopoli di Stato che attraggono maggiormente gli agordini? Aggregando i dati dell’inchiesta “L’Italia delle slot 2” si evince che le più gettonate sono le slot Awp, cioè gli apparecchi elettronici che accettano solo monete e possono essere installati in bar e tabaccherie.
Sono le cosiddette “macchinette” nelle quali gli agordini nel 2017 hanno inserito ben 7 milioni di euro (5 milioni arrivano da Agordo, Alleghe e Falcade messi assieme).
La vallata si concentra, però, anche sulle lotterie istantanee (cioè i Gratta e vinci) alle quali gli utenti destinano quasi 3 milioni di euro, e sul lotto (più di 2 milioni di euro). Nel primo caso la parte del leone la fanno ancora Agordo e Alleghe che coprono la metà della spesa (anche se il vizio è presente in maniera consistente in tutti i Comuni). Nel secondo spicca Canale d’Agordo, seguito ancora da Alleghe, Taibon e Gosaldo.
Anche il Superenalotto continua ad avere il suo fascino se è vero che nel 2017 vi sono stati giocati 383.120 euro (100 mila solo ad Alleghe, 84 mila a Taibon). Poi ci sono le particolarità locali. A Cencenighe si concentrano coloro che amano puntare sui cavalli (16.450 euro su 20.880 totali della vallata); ad Alleghe piace anche il Winforlife (23 mila euro su 39 mila totali) che consiste nel pronosticare almeno 10 numeri su 20 in un pannello di gioco e un ulteriore numero, definito “Numerone”; a Taibon si pronosticano i risultati sportivi spendendo 15.520 euro su 19.242 della vallata.
In un contesto di questo tipo, c’è anche chi dice no: amministratori che vietano il gioco nelle strutture di proprietà comunale ed esercenti che preferiscono puntare su altro. —
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