Addio monsignor Angelo Lino Mottes, chiesa bellunese in lutto
Aveva 94 anni ed era stato arciprete del duomo di Belluno, arcidiacono di Agordo e custode della concattedrale di Feltre. Accolse il patriarca Luciani che tornava ad Agordo il 29 giugno 1978, pochi mesi prima di diventare Papa.
Il mondo diocesano bellunese è in lutto per la scomparsa, nella sua abitazione nel Museo diocesano di Feltre, monsignor Angelo Lino Mottes: nato 94 anni fa a Rivamonte Agordino dal matrimonio di Giovanni e Lucia Fadigà, aveva ricoperto per 32 anni il ruolo di arciprete del Duomo di Belluno e arcidiacono di Agordo, prima di passare a Feltre, dove divenne canonico della concattedrale e custode del Museo diocesano. Allo stesso tempo, fino al 2022 ha guidato con assiduità la parrocchia di Zermen. .
Ma chi era don Lino Mottes? Dopo gli anni nei seminari diocesani, fu ordinato presbitero nella Cattedrale di Belluno il 5 luglio 1953. Il primo incarico di ministero fu come vicario cooperatore nella parrocchia di Loreto a Belluno (1953-1955). Divenne poi segretario del vescovo Muccin dal 1955 al 1966, vivendo accanto al vescovo gli anni del Concilio e del disastro del Vajont. Divenne poi Arciprete della Cattedrale, negli anni dal 1966 al 1977, durante i quali fu anche insegnante presso il Seminario di Belluno (1960-1967) e direttore dell’Ufficio catechistico (1962-1972).
Ma il servizio più duraturo fu quello di arcidiacono di Agordo, dal 1977 al 2009. Fu lui ad accogliere il patriarca Luciani che tornava ad Agordo il 29 giugno 1978, suo “primo amore”, pochi mesi prima di diventare Papa. Furono anni di grande impegno per il restauro della chiesa parrocchiale e per l’avvio di tante iniziative, tra le quali sono memorabili i viaggi culturali, in cui era un vero maestro.
Nel 2009 accettò la proposta del vescovo Andrich di passare a Feltre, dove divenne canonico della concattedrale e custode del Museo diocesano.
Il vescovo Renato, il vescovo emerito Giuseppe, l’intero presbiterio e i diaconi della diocesi si uniscono nel suffragio per questo confratello. Porgono un’espressione di cordoglio ai familiari e soprattutto alla signora Adriana De Tomas, cui si aggiunge un sincero ringraziamento per essere stata vicina a don Lino per tanti anni come assistente familiare.
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