Agordo, primario indagato: la Finanza in ortopedia
AGORDO. La Finanza all’ospedale di Agordo: sequestrati documenti di interventi chirurgici, liste operatorie e orari di servizio che riguardano il reparto di ortopedia.
I reati vanno dalla truffa a quella che viene iscritta come “nuova” concussione, cioè il reato del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio che, abusando dei suoi poteri, induce un privato a dare o a promettere indebitamente denaro o altro.
Unico indagato e oggetto della perquisizione e dell’acquisizione di atti è il primario del reparto, Alberto Scorrano.
In reparto, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Belluno e della Tenenza di Agordo si sono presentati di buonora per la perquisizione e la contestuale contestazione di un avviso di garanzia: la delega ai finanzieri, per i provvedimenti, è venuta dal procuratore di Belluno Francesco Saverio Pavone, titolare di questa inchiesta.
L’indagine muove da presunti reati contro la pubblica amministrazione, in particolare visite mediche e anche interventi chirurgici per i quali sarebbero stati ravvisate una serie di irregolarità pesanti.
Sospetti su prestazioni promesse dietro qualche corrispettivo non proprio d’ordinanza. Occhi puntati anche sui nomi di pazienti sottoposti a operazioni chirurgiche.
Sostanzialmente si contesta la richiesta di un tornaconto in cambio di qualcosa, un favore a un privato. Episodi tutti da chiarire e che rasentano appunto una forma di concussione più lieve rispetto a quella che si contesta di solito: tra l’altro lo specifico reato ipotizzato prevede un concorso anche del privato concusso, individuando vantaggi reciproci. Privato che al momento non sarebbe identificato essendo unico indagato il primario del reparto.
L’anno di riferimento sul quale si sta facendo chiarezza è quello che volge al termine: il 2013. I finanzieri hanno acquisito documentazione relativa a quest’anno direttamente alla Usl 1 (da cui evidentemente dipende Agordo): l’attenzione si è focalizzata sulle liste di attesa per gli interventi di sala operatoria, visite mediche, qualche cartella clinica e anche orari di servizio del reparto di ortopedia. Chi abbia denunciato o se l’inchiesta riguarda più persone, soggetti concussi, non è dato sapere.
Parte della documentazione è stata chiesta anche alla Usl che al momento però risulta estranea ai rilievi della procura. Anzi.
«La Finanza ci ha chiesto dei documenti e quelli che avevamo già disponibili li abbiamo già consegnati» spiega il direttore generale della Usl 1 di Belluno, Pietro Paolo Faronato «Altre carte le stiamo preparando ma a noi non sono arrivati avvisi di garanzia. Nel merito della vicenda non sappiamo di più: cioè se si indaghi su aspetti professionali o altro non è dato sapere perchè non ci hanno comunicato altro».
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