Agordo, Tac pronta entro fine settembre
AGORDO. Nuove Tac e risonanza magnetica dell’ospedale di Agordo saranno messe in funzione entro la fine dell’anno: la prima entro il 30 settembre, la seconda entro dicembre.
L’annuncio arriva dal direttore generale dell’Usl 1 Adriano Rasi Caldogno, che vuole mettere a tacere le polemiche sollevate a giugno dalla denuncia degli esponenti del Movimento 5 Stelle. Una polemica scoppiata dopo che il movimento di Beppe Grillo aveva evidenziato come la nuova risonanza magnetica acquistata dalla Regione per Agordo, pur essendo pronta per l'installazione, fosse ferma nel magazzino del fornitore perché troppo pesante rispetto al precedente apparecchio. I lavori di rinforzo del solaio, che erano stati previsti da tempo, non erano ancora stati appaltati, nonostante i sopralluoghi dei tecnici fossero avvenuti già da diverso tempo. «La conseguenza», avevano urlato allo scandalo quelli del Movimento 5 stelle, «è che Tac e risonanza sono ferme nei magazzini delle ditte fornitrici, mentre i pazienti vengono dirottati agli ospedali limitrofi o alle strutture private».
Ora, a distanza di due mesi, pare che la situazione sia in procinto di sbloccarsi. «Stiamo seguendo il cronoprogramma che ci eravamo prefissati», continua Rasi Caldogno, «sono stati conclusi anche i lavori di consolidamento dell’area che accoglierà la risonanza, che ci è costata 272 mila euro, e contiamo di farla entrare in funzione entro dicembre. Per quanto riguarda la Tac (costo 27.743 euro), invece, contiamo di attivarla entro fine mese».
Tornando sulla polemica dei mesi scorsi, Rasi Caldogno aggiunge: «È vero che noi facciamo un ordine in un determinato momento, ma le apparecchiature arrivano quando la ditta produttrice è in grado di fornircele e non sempre i loro tempi coincidono con i nostri; in questo caso noi dovevamo intervenire per far sì che i locali potessero ospitare questo strumento. Questo sta a significare che ci teniamo a tutte le strutture e non è vero, come ho letto in questi giorni, che le strumentazioni nell’Usl 1 sono ormai desuete». (p.d.a.)
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