Agordo: ufficio Iat, ora il Cai fa la voce grossa
Esplicita denuncia di Cibien: «Vogliono chiuderlo, una mazzata al turismo»
Il presidente Antonello Cibien con Stefano Santomaso
AGORDO.
«Attenzione. Corriamo il rischio che chiudano l'ufficio turistico IAT di Agordo: una scelta grave che mina le basi del turismo nel momento in cui invece andrebbero potenziate». E' stata esplicita la denuncia lanciata domenica da Antonello Cibien, presidente della sezione agordina del CAI (1559 soci), nel corso dell'affollata assemblea annuale dello storico sodalizio, il primo nelle Alpi orientali e il quarto in Italia (1868). «Purtroppo», ha aggiunto, aprendo la corposa e dettagliata relazione, «si continua a parlare bene e a razzolare male; ne è esempio la questione Unesco: a due anni dal riconoscimento si è fatto ben poco e quel poco lo si deve esclusivamente al volontariato locale che sopperisce alla latitanza istituzionale». E, a tal proposito, è stata ricordata la riuscita manifestazione del 3-4 luglio 2010 attuata dalla sezione, dal Comune di Taibon e da Dolomiti Project in Valle di San Lucano, nonché il corso di formazione sul patrimonio Dolomiti Unesco svolto dalla Fondazione Angelini nella sede sezionale di Piazzale Marconi. Cibien ha poi fatto un'ampia panoramica sull'attività del 2010, toccando i vari settori operativi che hanno ancora una volta evidenziato l'importanza della presenza sul territorio di una simile vitale realtà associativa. Dai corsi di sci-alpinismo all'alpinismo giovanile, dall'alpinismo su roccia al soccorso alpino, dalle gite alle manifestazioni culturali e ricreative, dall'impegno nella manutenzione della sentieristica alla gestione delle opere alpine, dalla partecipazione alla vita sovrasezionale del CAI alla fattiva collaborazione con le varie associazioni di volontariato: un lungo elenco di momenti che hanno visto all'opera un consistente numero di volontari, ai quali Cibien ha rivolto un sentito ringraziamento. La sua relazione, come quella economica del tesoriere Costantini (per la prima volta con un utile d'esercizio), sono state approvate all'unanimità; mentre vivo compiacimento hanno espresso il presidente della Cma Luca Luchetta e i sindaci di Agordo Gavaz e di Voltago Zanvit. L'assemblea è stata preceduta dalla messa celebrata da don Mario Zanon nella chiesa di San Cipriano a Taibon in ricordo dei soci scomparsi nel 2010: Luisa Basso, Franco Della Lucia, Nello Lorenzi, Remo Parissenti, Elredo Redigonda, GioBatta Rossi e Alberto Zasso. In sede sono stati quindi premiati quattro soci da 50 anni (Elena Buzzatti, Bernardino Da Ronch, Remo Parissenti, Maria Teresa Vitagliano) e venticinque soci da cinque lustri. In chiusura, un caloroso applauso ha salutato l'annuncio che il socio Stefano Santomaso, alpinista di rango, è stato appena ammesso al Club Accademico del CAI, il gotha dell'alpinismo.
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