Agricoltura e allevamento in difficoltà

Coldiretti e Cia: «Manca l’erba nelle malghe, criticità per gli animali. Dobbiamo ragionare sul futuro»

BELLUNO. «La situazione comincia a diventare grave». La preoccupazione è tangibile anche tra i presidenti delle associazioni degli agricoltori locali.

A risentire maggiormente di questa anomalia climatica sono le semine di orticole e di cereali, ma anche le piante da frutto e le viti stesse, come denunciano Coldiretti e Cia. «Abbiamo necessità di acqua per garantire la crescita delle piante e anche per le bestie», precisano Roberto Fugazza della Cia e il presidente di Coldiretti, Silvano Dal Paos. «Siamo in una situazione peggiore di quella dello scorso anno», continua Dal Paos, «quando c’erano state anche a marzo delle belle nevicate che poi avevano risollevato la situazione. Quest’anno, invece, di neve se n’è vista ben poca».

A soffrire di più della siccità sono gli animali di grossa taglia come le mucche, ma anche pecore e capre non stanno meglio. «Nei campi», precisa l’allevatrice Marta Zampieri,«l’erba fatica a crescere perché non ha acqua, e quel poco che c’è è gialla, secca. Non ho ancora potuto mandare fuori al pascolo i miei animali perché se mangiano ora tutta l’erbetta, per questa estate non ne resterà più. Le mucche restano nelle stalle e le rifornisco di fieno e questo ha un costo non indifferente. Se dovessimo pensare di continuare con il fieno anche per tutto il periodo estivo, allora le spese sarebbero veramente troppo elevate».

A rilevare questa situazione è lo stesso capo della Coldiretti. «Siamo preoccupati anche per le malghe, dove a breve dovrebbero andare i nostri animali: il cotico è secco e se non c’è erba non c’è foraggio».

Anche le associazioni di categoria vogliono capire se esite il modo per superare questa carenza idrica, evitando di trovarsi ogni anno in emergenza. «In provincia di Belluno non abbiamo un consorzio di bonifica, come in pianura, che gestisce la disponibilità idrica. Finora le imprese agricole stanno utilizzando le derivazioni di acqua potabile per le irrigazioni. Dovremo comunque iniziare a organizzarci anche qui per evitare problemi». Per Dal Paos una soluzione potrebbe essere quella dell’irrigazione. «Almeno per alcune colture come la vite, ma anche per i piccoli frutti». (p.d.a.)

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