Agricoltura, produzioni ridotte In alcuni settori perdite del 70%

BELLUNO. Prima la siccità, poi il gelo e ora la pioggia. Sembrano non finire mai i problemi per gli agricoltori bellunesi che si trovano alle prese con danni che in molte aziende hanno compromesso...

BELLUNO. Prima la siccità, poi il gelo e ora la pioggia. Sembrano non finire mai i problemi per gli agricoltori bellunesi che si trovano alle prese con danni che in molte aziende hanno compromesso fino al 70% delle produzioni.

«Il gelo ha danneggiato non solo la produzione delle piante da frutto ma anche il loro sviluppo», dice Roberto Fugazza, direttore della Cia che aggiunge: «È aumentato il rischio di malattie e di attacchi di parassiti e le piante sono quindi più fragili. Ora si aggiunge anche il problema dei seminativi, come il mais, che rischia di non crescere per le condizioni climatiche quasi invernali: quindi gli agricoltori potrebbero essere costretti a riseminarlo».

«Questa umidità e quest’aria così fredda, iniziano a farsi sentire sulle colture», aggiunge anche Silvano Dal Paos, presidente di Coldiretti. «Attorno alle malghe l’erba stenta a spuntare e non so se entro giugno riusciremo a portare gli animali in alpeggio, con grave danno economico per le aziende che saranno costrette a pagare per il nuovo foraggio per rifornire le loro stalle».

Le associazioni di categoria parlano di «un’annata difficile, partita con un gran caldo che ha stimolato la vegetazione, salvo poi con l’abbassamento delle temperature compromettere germogli e fiori necessari per la produzione», sottolinea ancora il direttore della Cia.

A non scampare dall’emergenza climatica, ci sono anche i vigneti che non se la passano troppo bene in questo momento. Infatti il gelo ha colpiti i germogli delle viti con ripercussioni probabili anche per la produzione del prossimo anno, e poi la pioggia attuale rischia di rendere più vulnerabili le piante agli attacchi della peronospera. I trattamenti, infatti, per contrastare questa malattia sono già partiti.

La situazione è difficile: «Speriamo venga qualche giorno di sole e un po’ di caldo, altrimenti qui davvero siamo rovinati», conclude Dal Paos.

L’intervento di Unicredit. A rispondere a queste grida di aiuto, come era accaduto qualche settimana fa per il turismo, si fa avanti ancor una volta l’istituto di credito Unicredit che ha strutturato un pacchetto di interventi straordinari ad hoc per supportare gli operatori agricoli bellunesi colpiti dal maltempo.

Gli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Banca, utilizzabili da tutte le imprese del settore che hanno registrato danni alle proprie produzioni agricole, dai frutteti ai vigneti e alle orticole, dalle coltivazioni in campo aperto a quelle sotto serra, «intendono fornire copertura sia per le esigenze più immediate ed urgenti, sia per gli interventi di natura strutturale di medio-lungo periodo», fanno sapere dalla banca che enumera, quindi, le misure predisposte.

«Si va dall’anticipo dell’indennizzo assicurativo: per gli agricoltori che abbiano in precedenza stipulato specifica polizza a copertura di tale evento e che a fine anno, quindi, riceveranno apposito rimborso (in proporzione al danno subito); al prestito di dotazione, cioè una linea di credito dedicata della durata di 36 mesi, di cui 12 di pre-ammortamento, per le imprese che non avendo copertura assicurativa chiedono sostegno al mancato ricavo della corrente annata agraria. La concessione del periodo di pre-ammortamento consente di iniziare il rimborso in occasione del raccolto del prossimo anno».

Da Unicredit arrivano anche gli «Agribond 2: finanziamenti agevolati con garanzia pubblica, ideato per coloro che decideranno di dare il via a nuovi investimenti, come il re-impianto dei vigneti o frutteti o il cambio di orientamento colturale. Gli agricoltori interessati potranno rivolgersi presso una delle numerose filiali UniCredit della provincia di Belluno per maggiori informazioni».

Paola Dall’Anese

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