Ahmetovic, per la difesa sono lesioni aggravate appello fissato a ottobre
BELLUNO. Tentato omicidio? Massimo lesioni aggravate. La difesa di Paso Ahmetovic ha presentato appello contro la sentenza di condanna a sei anni e sei mesi (chiesti otto anni dalla Procura) per l’accoltellamento del consigliere comunale Bruno Longo.
I nuovi avvocati Erminio e Valentina Mazzucco proporranno una ricostruzione dei fatti del 19 aprile 2018 diversa da quella del pubblico ministero Roberta Gallego. I due subentrano a Marco Ghedina, che a sua volta aveva preso il posto di Cristiana Riccitiello.
Secondo loro, non ci sono gli stessi presupposti ravvisati dal consulente della Procura della Repubblica. Nessun dubbio sull’aggressione con il coltello, ma Longo si sarebbe riparato con il braccio sinistro all’esterno dell’auto di un amico, che aveva parcheggiato davanti al bar all’Angolo di via Vittorio Veneto e non all’interno. Di conseguenza, il fendente non avrebbe mai lesionato organi vitali. Questa è la tesi che verrà portata davanti alla Corte d’Appello di Venezia, che ha già fissato l’udienza per il 15 ottobre. Il 54enne croato è accusato anche di porto abusivo di arma od oggetto atto a offendere e minaccia aggravata ai poliziotti che stavano per arrestarlo e dovrà pagare 40 mila euro di risarcimento danni, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale per l’intera durata della pena. La carcerazione è stata prolungata fino al 4 aprile dell’anno prossimo, sotto la più stretta sorveglianza, proprio perché era scontata la presentazione dell’appello.
Quel giorno Ahmetovic gridava di volere i soldi di un orologio Rolex falso, che aveva pagato 250 euro e non era nemmeno funzionante. Longo ha sempre sostenuto di non avere debiti con il suo aggressore, perché glieli aveva già restituiti. L’altra tesi era quella del prestito da parte di un amico comune, al quale Longo si sarebbe opposto, scatenando una reazione incontrollata e incontrollabile da parte dell’im putato. —
G.S.
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