Ahmetovic, via libera all’abbreviato: decisive le perizie psichiatriche



Ahmetovic avrà lo sconto. E magari il risarcimento che dovrà versare al consigliere comunale Longo servirà a curare uno dei suoi familiari. Il giudice per le udienze preliminari Marson ha accolto la richiesta di rito abbreviato, condizionato a una perizia psichiatrica, avanzata dall’avvocato Cristiana Riccitiello per il tentato omicidio del 19 aprile, in via Vittorio Veneto. Il difensore affiderà la consulenza al dottor Cestaro, per cercare di contrastare quella commissionata dal pubblico ministero Gallego, che illustra un disturbo antisociale.

Di fronte a due elaborati, il tribunale non poteva che nominare un proprio perito: il dottor Berto sarà chiamato ad assumere l’incarico domani mattina, quando chiederà il tempo che gli serve. Il processo si giocherà molto sul parere degli specialisti, insomma, anche perché non saranno ascoltati testimoni, dopo gli interrogatori della polizia. Tutto si svolgerà sugli atti della Procura della Repubblica, in una data che non è ancora stata decisa, ma dipenderà dalla durata degli accertamenti medici.

Se sarà condannato, Paso Ahmetovic avrà diritto a un decurtamento di un terzo della pena, non solo per il tentato omicidio, ma anche per le altre ipotesi di reato di porto ingiustificato di arma od oggetto atto a offendere e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. Intanto, ieri mattina Bruno Longo si è costituito parte civile con l’avvocato Claudia Bettiol, ma ha già anticipato che l’eventuale risarcimento danni finirà in beneficenza e in cure a uno dei familiari dell’imputato.

Il 54enne di Zagabria è arrivato in tribunale alle 9.50 su una sedia a rotelle e scortato alla polizia penitenziaria, dopo l’incidente alla gamba destra sofferto nel carcere di Treviso. Davanti al giudice, stavolta ha mantenuto un atteggiamento controllato, chiedendo scusa per quello che gli viene contestato. L’aggressione a mano armata della scorsa primavera sarebbe stata scatenata, secondo la Procura, da un Rolex falso e purtroppo anche non funzionante che Longo gli avrebbe venduto per 250 euro.

Sostenendo di essere stato raggirato, ha colpito Longo con una lama lunga una decina di centimetri, mentre il consigliere di minoranza di “Belluno è di tutti” si trovava a bordo di una Porsche di proprietà di un amico, che gliel’aveva affidata per un lavoro. Se non si fosse riparato con un braccio, sarebbe potuto succedere l’irreparabile. Quando è arrivata la polizia, Ahmetovic ha minacciato gli agenti, prima di essere arrestato. —

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