Ail, musica e solidarietà per le sue 35 candeline
BELLUNO. Trentacinque anni e non mostrarli. Il grande entusiasmo e la voglia di fare che caratterizza l’Ail (Associazione italiana contro la leucemia, i linfomi e mielomi) di Belluno sono ancora quelli della sua venuta al mondo. Ed è per questo che, per festeggiare questo importante traguardo, l’associazione ha deciso di tornare alle origini. Là dove tutto è iniziato nel 1983, vale a dire a Mel. Ed è qui che oggi e domani si svolgeranno varie iniziative per celebrare l’anniversario della nascita di un’associazione che in questi anni di strada ne ha fatta tanta, grazie all’esercito silenzioso e generoso dei suoi volontari e grazie alla tenacia, alla forza e disponibilità della sua “storica” presidente Carmen Mione, che ricopre questo incarico da 35 anni.
«L’Ail è nata a Mel grazie all’aiuto del gruppo sportivo Cral Farrese», ricorda Mione, «e alle tante persone che ci hanno creduto. Siamo rimasti a Mel per 15 anni, poi siamo venuti a Belluno. L’associazione nel frattempo è cresciuta molto grazie al contributo di numerosi volontari (oltre 700) e il gran cuore dei bellunesi. Grazie a tutto ciò oggi possiamo aiutare, oltre alle famiglie, anche le strutture sanitarie locali con aggiornamenti fondamentali per medici». La presidente ricorda il sostegno economico dato per l’acquisto di apparecchiature mediche e, «per il trasporto dei nostri pazienti ai centri specializzati, sono disponibili tre auto. Con il 5 per mille, abbiamo potuto affrontare l’acquisto di macchinari per la prevenzione e la diagnostica di altre patologie tumorali. Il sorriso, la parola e la gratitudine che doniamo e che ci vengono restituiti da chi percorre il cammino della malattia è ciò che ci spinge ad avere sempre più entusiasmo nel mantenere attivo ed unito il gruppo Ail Belluno», conclude Mione che per le due giornate di festa vuole ringraziare «anche la Pro loco e il Comune di Mel».
Il programma. Oggi alle 17.30 le celebrazioni si apriranno a palazzo delle Contesse con la lettura di brani tratti dal libro di Robert Manzotti “Ognuno di noi può diventare un Guerriero”. Robert è mancato all’età di 21 anni ma durante la sua malattia ha lasciato degli scritti che la professoressa Salamon, su input dei familiari, ha trasformato in un libro. Il ricavato della vendita del quale servirà per l’integrazione delle apparecchiature per la radioterapia per i trattamenti dei linfomi all’istituto oncologico di Padova. Poi alle 19.30 apertura della cucina e alle 21 concerto Ail con la “Compagnia”. Domani alle 10.30 in Municipio i festeggiamenti per i 35 anni, seguirà il pranzo. I pasti saranno preparati da alcuni ristoranti della provincia. Per tutto il pomeriggio musica e giochi e poi presentazione del libro “Brillantino va in paese” scritto da alcuni genitori e il cui ricavato andrà all’Ail.
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