Aiuto a domicilio, c’è il regolamento

La carta dei servizi è dedicata ad anziani, disabili e minori in situazioni di difficoltà residenti nel territorio ampezzano

CORTINA. Approvato il regolamento dei servizi di assistenza domiciliare. In consiglio comunale, all’unanimità, è stato votato il documento che in una trentina di pagine sintetizza i servizi offerti dal Comune a domicilio per anziani, disabili o minori con situazioni particolari.

«Abbiamo stampato una sorta di libriccino», spiega l’assessore alle Politiche sociali, Giovanna Martinolli, «che in copertina ha il logo della casa di riposo, realizzato tramite un concorso di idee, alcuni anni fa, dagli studenti del liceo artistico. Nel regolamento abbiamo poi spiegato in cosa consiste il servizio domiciliare, c’è anche una parte dedicata a chi ne usufruisce, una sorta di questionario per avere alcuni suggerimenti o per eventuali reclami. Lo scopo principale di questa carta di servizi è quello di informare a meglio i cittadini di quali possibilità offre il servizio domiciliare e di come richiederlo. L’obiettivo del servizio domiciliare è quello di far continuare a vivere le persone nelle loro case, aiutandole a mantenere una loro autonomia, e facendole stare vicino ai loro affetti».

Il servizio di assistenza è destinato a persone residenti o domiciliate a Cortina che si trovano in difficoltà e in condizioni di disagio sociale. Ne possono usufruire non solo gli anziani, ma anche adulti, disabili e minori che si trovano anche temporaneamente in condizioni di bisogno assistenziale.

Per accedere al servizio il cittadino interessato o un suo familiare o amico, si può rivolgere telefonicamente o di persona all’ufficio Servizi sociali del Comune. A domicilio i cittadini vengono aiutati con la somministrazione dei pasti, che vengono portati dagli assistenti sociali, ma anche nell’igiene personale e della loro casa con riferimento al bagno e alla camera e alla cucina, cambio della biancheria e servizio di lavanderia e guardaroba.

Le prestazioni hanno un costo minimo che varia a seconda del redditto e del patrimonio di chi ne usufruisce. Il resto del costo lo paga il Comune.

«Per rendere ancora più chiaro questo documento», sottolinea Martinolli, «come abbiamo fatto per il regolamento della Casa di riposo, abbiamo inserito alcune pagine dove i cittadini possono trovare le domande più comuni che vengono rivolte agli operatori e le risposte. Ad esempio in tanti chiedono se l’assistente sociale prepara anche i pranzi a casa e la risposta è che l’assistente non cucina, ma può aiutare a richiedere i pasti a domicilio e a far mangiare le persone. Il nuovo regolamento sarà consegnato a tutti gli utenti che usufruiscono dell’assistenza domiciliare», conclude la Martinolli, «e sarà reperibile in municipio o scaricabile dal sito del Comune».

Alessandra Segafreddo

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