Al campo sportivo di Canale arriverà il manto in sintetico

Grazie ai fondi di confine il Comune sostituirà l’erba naturale e metterà mano allo spogliatoio De Rocco: «Puntiamo sull’illuminazione e sul fondo per offrire una infrastruttura ai giovani» 
CANALE D’AGORDO. A Canale il campo sportivo sarà sintetico. Con una delle annualità dei fondi di confine che mettono a disposizione 500 mila euro ai Comuni confinanti con il Trentino Alto-Adige, l’amministrazione comunale di Canale d’Agordo ha deciso di acquistare dei mezzi per il Comune e per i vigili del fuoco e di mettere mano al campo sportivo e all’adiacente fabbricato adibito a spogliatoi.


Lo farà in primis sostituendo il prato in erba naturale con un tappeto in erba sintetica. «Lo faremo sintetico – dice infatti il sindaco di Canale, Rinaldo De Rocco – non saranno toccate le dimensioni perché comunque contemporaneamente verrà allargato il campo sportivo di Falcade. Noi puntiamo sull’illuminazione e sul fondo, così da mettere a disposizione un’infrastruttura per tutti i giovani della vallata».


Un impianto che, una volta completati i lavori, sarà quindi fruibile 365 giorni all’anno previo, ovviamente, lo sgombero di eventuale neve. E così, con quello di Canale, diventeranno tre i campi sportivi sintetici in Agordino (escludendo quelli per il calcio a 5): il primo è stato quello di Cernadoi in comune di Livinallongo, sotto il passo Falzarego, il secondo quello per il calcio a 7 (ma che ben si presta anche per gli allenamenti dei pulcini) da poco inaugurato a Taibon e quello di Canale appunto.


Un’ipotesi, quella del sintetico, che era stata avanzata anche per il campo di allenamento di Agordo (che tutt’oggi versa in condizioni pessime) in modo da agevolarne il massiccio uso che ne viene fatto durante l’anno e anche per consentire gli allenamenti nella stagione invernale. Al momento, però, il discorso pare essere stato congelato.


Tornando a Canale d’Agordo, entro l’estate verranno completate le asfaltature per le quali il Comune ha destinato un milione di euro (sempre provenienti dai Fondi di confine). «Abbiamo sistemato la viabilità in quasi tutto il comune – dice soddisfatto il sindaco De Rocco – e rifatto due ponti a Gares. Manca ancora qualcosa a Pisoliva e a Gares e poi abbiamo completato».


Per il 2018, infine, il sindaco spera di portare a termine anche l’altro progetto finanziato con i fondi di confine, ovvero la riqualificazione dell’illuminazione pubblica nel capoluogo e l’installazione del wi-fi pubblico.


Intanto i canalini, così come i cugini falcadini, si stanno preparando al referendum per la fusione. La Regione ha dato l’ok, ora si attende che venga stabilita la data. «Ci auguriamo – dice De Rocco – che venga accorpato a quello sull’autonomia del Veneto. I miei concittadini contrari alla fusione? Non ho questa sensazione, le chiacchiere da bar non fanno testo. Io spero in un sì che ci permetterebbe, per esempio, di unire gli uffici comunali per farne di più grandi e farli lavorare meglio».


Gianni Santomaso


©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi