Al «Città di Bologna» un castello ormai datato e tante scritte oscene

Anche il gazebo sente il peso degli anni: «Piove dal tetto» Le mamme: «Il legno dei giochi è rosicchiato. E quelle frasi...»
Scritte oscene nei giochi del Parco Città di Bologna
Scritte oscene nei giochi del Parco Città di Bologna
BELLUNO.
Scritte di tutti i tipi, anche parolacce e volgarità, ricoprono il gazebo e la struttura "a castello", particolarmente amata dai bambini, dotata di scivoli e giochi vari. Al Parco città di Bologna il prato è tenuto con cura, l'erba è ben tagliata. Anche alberi, piante, siepi e fiori sono in buono stato. Ma non si può dire altrettanto del gazebo in legno, ricoperto, dalla base fino alla parte interna del tetto, di scarabocchi e frasi indecenti scritte con pennarelli.


Non si tratta certo poesie o frasi d'amore, ma molto più spesso espressioni volgari (a volte anche con errori grammaticali), ingiurie e dichiarazioni razziste.  Si possono notare anche resti di chewing-gum attaccati tutto intorno o mozziconi di sigaretta infilati nei fori della struttura in legno.  «C'era anche una parte della panchina interna completamente rotta e staccata», dicono alcuni ragazzini di prima superiore, che ieri si trovavano al Parco, «e che è stata sistemata da poco. Quando piove, poi, all'interno del gazebo si trovano i cartoni usati dai "senzatetto", senza dimenticare che l'acqua entra da sopra, creando una grossa pozza dentro e intorno alla struttura. In queste condizioni non riusciamo neppure a entrare».  Le frasi poco "educative" si ritrovano sull'attrazione per i più piccoli sistemata al centro del Parco. E purtroppo uno dei due dondoli è danneggiato. 


Le altalene sono invece tenute abbastanza bene, così come le panchine (utilizzate dai genitori che accompagnano i bambini, ma anche da lavoratori durante la pausa o da studenti che si recano lì a studiare), un po' arrugginite a causa della pioggia ma, nel complesso (e a parte qualche altro "solito" scarabocchio), pulite.  Sono stati da poco sistemati il monumento posto nella parte centrale dell'area e l'aiuola con prato e fiori che lo circonda. Lo stesso si può dire della buca con la sabbia e, aspetto positivo, non si trovano per terra cartacce o sporcizia.  «Nel complesso siamo abbastanza contente di come è tenuta l'area», sostengono alcune mamme, «ma ci sono delle cose che andrebbero sistemate. La fontanella è arrugginita e scrostata. Il legno dei giochi per i più piccoli è rovinato e, in alcuni punti, "rosicchiato". Ma la cosa veramente brutta è vedere frasi di un certo tipo che imbrattano un'area che è dedicata e frequentata da bambini. Il Comune dovrebbe intervenire se Belluno vuole davvero essere chiamata "Città dei bambini"».
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