Al Comune le chiavi dell’ex chiesa dei Gesuiti
Il Demanio ha fatto un’assegnazione temporanea per perfezionare il passaggio L’immobile è nel piano di rigenerazione urbana: diventerà una piazza coperta
BELLUNO. C’è una chiave preziosa appesa nell’ufficio dell’assessore Frison. Apre il pesante portone della ex chiesa dei Gesuiti. L’immobile la scorsa settimana è stato trasferito al Comune. Solo per un anno, perché ci sono molte carte da scrivere e firmare prima che il passaggio di proprietà diventi definitivo. Ma la sottoscrizione dell’accordo fra il Comune e l’agenzia del Demanio di Venezia segna un punto molto importante nel percorso per la riqualificazione dell’immobile.
«Essere entrati in possesso del bene, anche se in via temporanea, è molto importante ai fini della definizione del progetto definitivo per la sua riqualificazione», spiega l’assessore Frison. Soddisfatto, perché all’acquisizione di quello che nacque come convento e collegio dei Gesuiti e poi diventò una chiesa, a Palazzo Rosso si lavora da anni. La proprietà della chiesa, sconsacrata durante l’epoca napoleonica e inserita nel complesso della ex caserma Tasso, era del Demanio. Diventerà del Comune, ed ora è ufficiale.
«Si tratta di una consegna temporanea, per un anno, in vista del perfezionamento degli atti che porterà al passaggio di proprietà definitivo», continua Frison. «Ma si tratta di un passo fondamentale, perché dobbiamo preparare il progetto definitivo che interesserà l’immobile e che sarà finanziato grazie al piano di rigenerazione urbana. Il piano terra e il primo piano saranno trasformati nella loro funzione».
Superato il portone d’ingresso, che si affaccia su via Tasso, i bellunesi si troveranno in una piazza coperta. Uno spazio considerevole (circa 500 metri quadrati) che da un lato servirà per fare iniziative di vario genere senza l’incubo della pioggia o del freddo, dall’altro garantirà un passaggio fra via Tasso e il parco Città di Bologna. E, ovviamente, permetterà di recuperare un edificio storico, di grande valore architettonico e urbanistico, a due passi dal centro storico della città.
Al primo piano, invece, l’idea dell’amministrazione è quella di creare uno spazio multifunzione, per l’organizzazione di iniziative culturali, scientifiche, musicali. «La chiesa dei Gesuiti era l’unico immobile non di proprietà del Comune che abbiamo inserito nel piano di rigenerazione urbana», conclude Frison. «Ringraziamo l’agenzia del Demanio per la celerità con la quale ci ha trasferito il bene e anche per la disponibilità mostrata nei mesi scorsi, quando abbiamo avuto bisogno di accedere all’immobile. Ora potremo operare anche su questo bene e arrivare preparati alla sottoscrizione dell’accordo di programma, previsto in autunno, con la presidenza del Consiglio dei ministri».
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