Al Dal Piaz di Feltre snobbate le opzioni su Merini e Bassani

FELTRE. Al via la maturità 2018 anche a Feltre. Ieri gli studenti dei vari istituti si sono infatti cimentati con il tradizionale tema comune per tutti gli indirizzi. Varie le tipologie a scelta: dal classico saggio breve all’articolo di giornale, passando per l’analisi del testo senza tralasciare le altre. Altrettanto lo sono state le tracce con le quali i maturandi si sono confrontati; la cooperazione internazionale per il tema storico con focus sugli statisti Alcide Gasperi e Aldo Moro, l’amore e la solitudine della poetessa Alda Merini per la prova d’arte, la Cooperazione internazionale per il tema storico e le persecuzioni razziali ne “Il giardino dei Finzi Contini” capolavoro di Giorgio Bassani per l’analisi del testo. Per i saggi brevi c’erano massa e propaganda per l’ambito storico – politico, la solitudine nell’arte e nella letteratura per quello artistico letterario, l’ambito tecnico scientifico sulla clonazione e infine il socio - economico incentrato sulla creatività e sulla dote dell’immaginare.
Tra i primi ad aver terminato la prova ci sono stati gli studenti del Liceo Dal Piaz, nell’ex sede del Forcellini, dell’indirizzo di Scienze Applicate: Angela Dalla Santa, Chiara Malacarne, Nicolò Monico, Leonardo D’Incau e Milena Bortolas. «Noi abbiamo scelto l’ambito socio – economico», spiegano Dalla Santa e Malacarne «perché era quello che più ci permetteva di sfruttare le nostre conoscenze rispetto alla altre tracce, mentre per le altre Alda Merini, così come De Gasperi o Moro non li conoscevamo e l’analisi del testo è sempre un rischio».
Snobbato Bassani anche per Monico, D’Incau e Bortolas, che spiegano: «La scelta dell’ambito tecnico – scientifico sulla clonazione era fattibile. Le altre tracce invece erano troppo complesse». L’ambito storico – politico è stato affrontato da alcuni colleghi dello stesso indirizzo come Lorenzo Rosson, Marco Bortolot e Francesco Lombardi, «perché», dice Rosson, «non sapevamo nulla di chi fosse De Gasperi e ci saremmo trovati in difficoltà, così come su Moro». Le scelte per l’indirizzo linguistico non si discostano dalle precedenti, con Alice Ventolini che spiega come il tema socio-economico fosse «quello che più ci permetteva di argomentare. Mai fatto Merini o De Gasperi e l’analisi del testo era insidiosa».
La pensa così anche Veronica Panteca, che ha scelto la traccia socio – politica. «Massa e propaganda ti permettevano di allargare il tema a dittature e via dicendo, mentre alcune tracce erano difficili da argomentare». Uno dei pochi ad aver scelto l’analisi del testo di Bassani per il linguistico e non solo è stato Andrea Testa, «perché altre tracce erano più complesse da sviluppare». La pensa così anche Francesca De Bortoli dell’indirizzo scientifico, per la stessa motivazione, mentre Anna De Zordi e Davide Dalla Sega hanno preferito il tema storico – politico «per la possibilità di strutturare al meglio il testo». Scelta socio – ecomica per Andrea Sacchet e Riccardo Toldo per la semplicità. Chiude Maria De Gasperin, con la scelta di Alda Merini, «per il suo fascino».
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