Al lago di S. Croce tracciato il corridoio per i Canadair

Farra, via libera della Regione al piano proposto dai Comuni. Sospesa l’ordinanza che vietava le attività nautiche

FARRA D’ALPAGO. Tracciato sul lago di Santa Croce il corridoio d’emergenza per il rifornimento d’acqua effettuato dai Canadair. In seguito all’approvazione da parte della Regione del piano inter comunale (Farra, Puos e Ponte nelle Alpi) che punta a salvaguardare le attività nautiche e il turismo sul lago dell’Alpago anche in fase di operazioni di pescaggio, martedì sono state posizionate dai volontari una ventina di boe.

Le boe delimitano la “zona rossa” dove i Canadair, di recente impegnati nello spegnimento di incendi in Friuli, effettuano le manovre di ammaraggio e decollo. Ieri protezione civile e vigili del fuoco hanno esaminato il tracciato delimitato dalle boe, che risulta ancora in fase sperimentale, e al quale il Dipartimento della protezione civile regionale ha apportato alcune modifiche alla sua lunghezza (da 2500 a 3000 metri), larghezza (da 750 a 500 metri) e al suo orientamento, non più parallelo alla sponda occidentale del lago come previsto dal piano proposto dall’amministrazione comunale, ma con una leggera inclinazione a sud est.

Le operazioni di posa in acqua delle boe, fornite dalla protezione civile regionale, sono state eseguite dai volontari della protezione civile di Farra e da quelli della sezione bellunese della Lni con i loro gommoni. «Il corridoio adesso è postato ma serviranno delle boe tre volte più grandi», ha spiegato il presidente della Lega navale di Belluno, Stefano Calvi, «certo sono più costose ma è fondamentale che siano ben visibili anche da lontano».

Soddisfatta l’amministrazione comunale, che con l’adozione del provvedimento vede così coronati i suoi sforzi di coniugare da una parte la sicurezza in momenti di emergenza e dall’altra le attività turistiche sul lago. «La realizzazione del piano ci risolverà questo problema anche in futuro», ha detto il sindaco Floriano De Pra. Nel frattempo, con l’ordinanza di limitazione delle attività nautiche sospesa ormai da qualche giorno, i Canadair non ammarano più sul lago di Santa Croce in seguito al rientro dell’emergenza in Friuli. E tirano un sospiro di sollievo anche gli operatori turistici e gli albergatori di Farra d’Alpago, finora alle prese con l’incertezza quotidiana se dare o no il via libera ai propri clienti, soprattutto agli appassionati di sport acquatici, di venire a popolare le spiagge del lago di Santa Croce per una vacanza o un week-end.

Ezio Franceschini

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