Al Monastero di Vedana arrivano le suore Adoratrici
SOSPIROLO. La Chiesa diocesana di Belluno-Feltre darà il benvenuto alle monache di Vedana sabato 9 giugno, mentre il 26 maggio si terrà, in monastero, una celebrazione per la vita e la famiglia. I certosini, dunque, hanno scelto di rianimare la Certosa con una propria comunità e non di cederla ad altre iniziative, come quelle che erano state prospettate dal Comune e dalla diocesi. Sono già arrivate le “Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento”.
Il programma dell’accoglienza prevede alle 16 una stazione liturgica alla vicina chiesa di san Gottardo. Presiederanno monsignor José Carballo, segretario della Congregazione dei religiosi, e il vescovo Renato Marangoni. Poi ci sarà la la processione con il canto delle litanie dei santi fino alla porta della Certosa, dove i rappresentanti dell’Ordine Certosino consegneranno simbolicamente alla comunità monastica la Certosa di Vedana. Seguirà la messa, durante la quale due novizie faranno la professione monastica. Alla fine il vescovo dichiarerà l’instaurazione della clausura per la comunità monastica.
Era il 1456, quando i canonici della cattedrale di Belluno donarono ai Certosini di San Brunone gli ospizi di Agre, San Gottardo e Vedana. Durante il Capitolo generale del 1467 la Certosa di Vedana venne formalmente incorporata all’Ordine Certosino. Nel 1769, all’epoca dell’Illuminismo, anche la Certosa di Vedana venne compresa nella soppressione degli ordini religiosi. I monaci vennero trasferiti nella Certosa del Montello e i beni di Vedana furono messi all’asta. Nel 1882 il procuratore della Grande Chartreuse riacquistò gli immobili di Vedana: alcuni monaci della Certosa di Pavia, una delle poche sopravvissute alla soppressione sabauda, sciamarono verso Vedana. Nei primi decenni del 1900 i Certosini di Vedana si sono distinti per l’attenzione ai più miseri tra i paesani, pressati dalle ristrettezze di un’economia di sussistenza, il cui esito era quasi sempre l’emigrazione. C’è chi racconta di una settantina di persone che quotidianamente si mettevano in fila lungo il muro che costeggia la strada di accesso alla Certosa, per ricevere un aiuto concreto.
Nel 1977 i sedici monaci presenti vennero distribuiti in altre case. Sono subentrate le certosine, ma per pochi anni. Adesso la riapertura, con le Adoratrici. Intanto il Centro aiuto alla vita e il Movimento per la vita di Belluno, insieme alle Suore Adoratrici hanno organizzato in Certosa una veglia, sabato, per la vita, la famiglia e la pace. L’appuntamento è alle 15.15; alle 17 sarà possibile partecipare anche ai vespri della Comunità monastica.
Francesco Dal Mas
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