Al nuovo Pronto soccorso di Feltre si arriva dalla Radiologia
Al nuovo non ci si abitua subito. Così gli accessi al Pronto soccorso, se non ci si arriva in condizioni critiche, si trasformano in un dilemma, non solo per i pazienti e gli accompagnatori, ma anche per il personale ospedaliero. Il problema è quello della mancanza di un collegamento fra il vecchio Ps e il nuovo servizio, operativo dal 2 settembre. Chi arriva alla hall di collegamento ai reparti, dove il paziente non dovrebbe arrivare per andare al Pronto soccorso, viene invitato a uscire, rimontare in macchina e ripartire per la vecchia portineria. Ma sono ancora in troppi a non saperlo e fra il vecchio e il nuovo pronto soccorso non c’è collegamento interno. Tocca uscire, e fare cento metri a piedi. Va da sé che quando si è in condizioni critiche e si viene accompagnati, l’accesso è in auto dove si arriva, tenendo bene la destra davanti al “nuovo”. Il portinaio, di fronte alla parola magica “pronto soccorso” alza le sbarre di giorno e di notte. Alla chiusura dei cancelli a nord, da dove chi deambula e non è piegato in due arriva a piedi fino alle 20, anche i pedoni entrano dall’ingresso sud.
IL VIAVAI DI RADIOLOGIA
Per una settimana, è quanto la direzione Usl ha prospettato a chi lavora in radiologia, i corridoi di questo servizio sono destinati a servitù di passaggio. Chi è in cura al Ps, torna dalla consulenza e viene dimesso, passa per Radiologia dalle 7.30 alle 20. Chi invece viene dimesso in orario serale, viene fatto uscire dall’ultima sezione che conclude il Ps, cioè l’Obi, da dove però non si può entrare se non si è addetti ai lavori. E questo è un problema per i parenti ai quali ancora non è chiaro il giro ad anello fra accesso e uscita. Adesso poi che terminano le ferie e si entra a pieno regime, la situazione promiscua di Radiologia rischia di creare un sovraffollamento. Ma si tratta di una sperimentazione, si evidenzia dall’Usl, e sarà creato un percorso alternativo, non appena si saranno verificati i rispettivi flussi e quanto possa impattare la promiscuità sulle corsie del servizio.
VIABILITà DEDICATA E POSTI AUTO
Al momento per chi arriva autonomamente in macchina dispone di un posto riservato, il secondo è per i portatori di disabilità. Va da sé che, fino a quando non sarà ripuntualizzata la viabilità, secondo un progetto che prevede l’accesso in Ps da nord, sia per le ambulanze che per i privati, il posto riservato deve essere occupato il tempo che serve all’accompagnatore che deve poi spostare la macchina.
IL CAOS DEI PRIMI GIORNI
Oltre all’abitudine di andare in Ps dalla hall che con l’avvicinarsi della brutta stagione è davvero da perdere, si è aggiunto anche lo sgomento di alcuni parenti che si perdono e temono di non poter raggiungere il parente in visita né di fargli avere o una carta o un ricambio di indumenti. Eppure l’Usl, oltre a distribuire una piantina grafica agli utenti, ha spiegato in una nota a tutte le associazioni, ai sindaci, ai medici curanti, insomma a tutto il mondo, che d’ora in avanti si entra al Pronto soccorso dalla portineria vecchia. Oltre che da nord, ma solo a piedi. –
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