«Al rifugio Vandelli niente far west: chi viene qui rispetti le regole»
CORTINA
«Il Vandelli non diventerà mai il far west, scordatevi di arrivare quassù e di fare quello che volete. Qui si rispetteranno, nel modo più severo, le misure sanitarie, perché noi gestori vogliamo tornare a casa sani e salvi; e così i nostri collaboratori e tutti quegli escursionisti ed alpinisti che si affideranno alla nostra accoglienza».
È il messaggio che Sabrina Pais, che con il marito ha in gestione il rifugio Vandelli ormai da 21 anni, lancia a tutti i cercatori di avventura, anzi di avventure, che saliranno al lago Sorapise al rifugio che lo protegge. «Anche perché», aggiunge, «il lago Sorapis è sì straordinario, ma fragile; l’eccessiva frequentazione ha creato sentieri dappertutto ed ha comportato la scomparsa di piante e fiori che ora non si vedono più».
La famiglia Pais si trova in rifugio da ormai due settimane, per organizzare al meglio l’apertura di oggi. Anzitutto si è dotata, fra i collaboratori, di un giovane addetto alla sicurezza che presiederà l’ingresso al Vandelli, anzitutto con l’igienizzazione delle mani e la mascherina. Sarà lui stesso ad accompagnare gli ospiti al tavolo o a farli attendere – distanziati – in attesa che si liberi un posto. Per una bibita e un panino è stato predisposto un chiosco esterno.
Il pranzo, possibilmente su prenotazione, si svolgerà in quattro turni a partire dalle 11.30. Tavoli all’interno ma anche all’esterno. Vietati gli assembramenti, quindi le code. Dimezzati i posti letto.
In caso di maltempo?
«Ho già avvertito l’Azienda sociosanitaria e l’Ispettorato del lavoro che io non chiuderò la porta in faccia a nessuno, se c’è maltempo. Esigerò, però, che ciascuno per ripararsi all’interno porti la mascherina».
Vi augurate, considerato l’ottimo rapporto con le Regole di Cortina, che sia assicurato anche quest’anno il servizio con i Forestali...
«Noi non siamo autorizzati ad intervenire intorno al lago, dove purtroppo ci si concedono tutte le leggerezze di chi scambia queste rive per una spiaggia qualsiasi».
La signora Sabrina non ha mai immaginato una qualche forma di pagamento, da suggerire alle Regole, per contenere i frequenti assalti (anche 3 mila persone al giorno). Però si dice certa che le Regole predisporranno a valle altri parcheggi in modo da multare coloro che posteggiano l’auto nelle aree non autorizzate e numericamente sostenibili.
Previsioni per l’estate?
«Non dipenderà tanto dalla paura di muoversi, per non rischiare il contagio, quanto dal tempo. Se i meteorologi cederanno al “terrorismo”, per il popolo dei rifugi sarà dura». Ad ogni telefonata di prenotazione, Sabrina comunque consiglia: «Prima di partire verificate il meteo e portativi nello zaino un ricambio». —
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