Al San Martino cure agli infartuati anche di notte
BELLUNO. L’attività di emodinamica potrebbe partire anche nell’orario serale entro le fine dell’anno.
È su questo che sta lavorando alacremente la direzione strategica dell’Usl 1 di via Feltre, che nelle settimane scorse ha pubblicato un avviso per l’acquisizione di un medico cardiologo. E questa figura si sarebbe presentata. Si tratta dell’emodinamista bolzanino Luca dè Manzoni Matteucci, attualmente con contratto a tempo indeterminato all’azienda ospedaliera di Garbagnate Milanese (provincia di Milano). Il professionista dovrebbe arrivare a Belluno, qualora la sua domanda di mobilità venga accolta dall’ospedale dove lavora.
«Speriamo che il consenso a questa mobilità arrivi al più presto», commenta il direttore sanitario dell’Usl 1, Tiziano Martello, «così da poter avviare entro dicembre (praticamente prima della scadenza dell’incarico dell’intera direzione strategica dell’azienda bellunese, prevista per la fine del 2015) il servizio di emodinamica sulle 24 ore, cosa che da anni il territorio chiede e che le schede sanitarie regionali già prevedono da tempo».
Attualmente, il servizio di emodinamica - che opera all’interno dell’unità operativa di Cardiologia e che è fondamentale per intervenire in caso di paziente colto da infarto - è operativo dal lunedì alla domenica, ma solo nelle ore diurne, cioè dalle 8 alle 20. L’operatività h12 è stata di per sè già una dura conquista, che ha visto primari e popolazione battersi per anni. Ora, a dire la verità, la difficoltà maggiore diventa trovare personale sia medico che infermieristico esperto e adeguatamente formato.
Ad oggi, i pazienti colpiti da infarti o altre patologie che necessitino dell’intervento di un emodinamista nelle ore serali vengono inviati alla struttura ospedaliera di Treviso o a quella più vicina di Conegliano. Ma come si capisce, per scongiurare gli effetti negativi e invalidanti, nonchè fatali, di un infarto, il tempismo dell’intervento è fondamentale. Prima si interviene, minori sono i danni al cuore riportati dal paizente, quindi maggiore è la qualità di vita di cui potrà godere. E pensare a un trasferimento a Treviso o Conegliano implica, come è comprensibile, un aumento dei tempi di intervento.
«L’opportunità di “arruolare” un cardiologo che arriva dal Milanese ed è emodinamista esperto, non potrebbe far altro che renderci la vita più semplice, visto che questo professionista non dovrebbe essere sottoposto a formazione specifica, svolgendo già nel suo ospedale questo tipo di attività», prosegue Martello, che aggiunge: «L’unico ostacolo è il tempo necessario affinchè dalla sua azienda arrivi il nulla osta per la sua mobilità nel nostro ospedale. Speriamo si possa dare il via a questa attività salvavita entro la fine dell’anno».
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