Al via la reperibilità psicologica

Riattivato il servizio in convenzione tra Dolomiti Emergency e Associazione psicologi dei popoli

BELLUNO. È ripartito sabato scorso il servizio di reperibilità psicologica, frutto della convenzione tra Dolomiti Emergency e l’associazione Psicologi per i popoli. Fino all’11 settembre, 24 ore su 24, nella centrale operativa del Suem 118 di Pieve di Cadore sarà presente uno psicologo che potrà fornire, a seconda delle esigenze, consulenza telefonica o sul posto dell’eventuale emergenza. «È divenuto ormai necessario che la centrale abbia a disposizione un professionista psicologo da attivare nei casi in cui si rende necessario», commenta Laura Menegus, neo presidente di Dolomiti Emergency. «Per questo siamo andati a rinnovare la convenzione per l’estate 2016. “Psicologi per i popoli” opera nel campo della psicologia dell’emergenza, fornendo interventi di supporto psicologico ai soccorritori, alle vittime di incidenti ed eventi traumatici, di origine naturale o antropica, e ai loro familiari».

A garantire il servizio di reperibilità sono 12 psicologi. Il progetto è stato avviato quattro anni fa, prima esperienza in Veneto e unica nel suo genere in Italia. Un’iniziativa che ha dimostrato di funzionare. Gli interventi svolti nell’estate 2015 sono stati 27, con l’alternanza di 16 psicologi. Nell’inverno 2016 la reperibilità è stata attiva nei week end di febbraio e marzo, per un totale di 2 interventi e 8 psicologi coinvolti. «È un servizio che dà un valore aggiunto importante al soccorso e come Dolomiti Emergency vogliamo favorirlo», dice la Menegus. «Il fatto che sia in crescita è una testimonianza della buona integrazione creata nel sistema di emergenza». «L’offerta di un primo soccorso psicologico risponde ai bisogni emotivi, psichici e relazionali acuti delle persone coinvolte in un evento critico», aggiunge la presidente, «quindi costituisce una parte importante dell’intervento di soccorso stesso, che va a integrare quello sanitario». Questo favorendo nelle persone coinvolte adeguate risposte di adattamento al contesto emergenziale e ponendo le basi per successive ricalibrazioni dei vissuti esperienziali di vittime, familiari e soccorritori. «Abbiamo voluto e deciso di intitolare il servizio a Igor Scandolo, responsabile della manutenzione degli elicotteri di Inaer (la società che fornisce i mezzi per gli interventi del Suem 118 di Pieve di Cadore, ndr), scomparso qualche anno fa», fa presente la Menegus. Il coordinatore del gruppo di psicologi è la dottoressa Cristina Zaetta. Il servizio è portato avanti insieme a Suem 118 di Pieve di Cadore e Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi. (m.r.)

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