Al via la ristrutturazione delle vecchie Gabelli
BELLUNO. Il giardino è sistemato, la palestra è aperta. Sono in corso i lavori per l’impermeabilizzazione del tetto e a giorni inizieranno quelli per il miglioramento sismico. Si può dire sia iniziata la ristrutturazione delle vecchie Gabelli, chiuse dalla fine di maggio del 2009 per il crollo del contro soffitto in una delle aule. Da allora l’edificio è rimasto in stato di abbandono, preda dei writers, che hanno riempito di scritte le facciate dell’edificio, e delle erbacce, che avevano colonizzato il cortile. Quest’ultimo è stato ripulito, e da un paio d’anni è diventato un giardino dove i bellunesi possono passeggiare e i bambini imparare le regole del codice della strada, perché sono stati allestiti percorsi nei vialetti.
Qualche mese fa sono iniziati anche i lavori sulle guaine del tetto e sono già stati affidati quelli per il miglioramento sismico. Un intervento da un milione e 400 mila euro, che il Comune pagherà con risorse proprie che ha potuto spendere grazie alle aperture concesse dal governo sul fronte dell’edilizia scolastica. «Senza questo intervento non potremmo avviare le sistemazioni sulle altre parti del complesso», spiega il sindaco, Jacopo Massaro. «Sarebbe inutile, oltre che impossibile ottenere l’autorizzazione per rifare l’impianto elettrico in un edificio che si trova nelle condizioni in cui sono le Gabelli».
I lavori di miglioramento sismico saranno lunghi e si concluderanno nel corso del 2017. Poi bisognerà trovare altri quattro milioni (più o meno) per completare la ristrutturazione. Ma Massaro è ottimista. Il Comune ha “da parte” una cifra importante, che non può spendere per le regole di finanza statali. Il patto di stabilità vincola le spese degli enti pubblici e i Comuni si trovano nelle condizioni di avere risorse ma di non poterle spendere.
Nel corso dell’ultimo anno il governo ha risposto alle sollecitazioni dell’Anci in materia (di questo Massaro è orgoglioso, perché è anche la sua azione ad aver portato all’importante risultato) e ha concesso delle aperture: «Grazie a questa operazione sono state avviate importanti opere pubbliche, che altrimenti non avremmo potuto fare», puntualizza il sindaco. Che festeggia, dunque, l’avvio della ristrutturazione delle Gabelli, una promessa che aveva fatto in campagna elettorale, quattro anni e mezzo fa.
«Una volta terminati i lavori sul tetto, non entrerà più acqua nell’edificio e si potrà attuare il miglioramento sismico», aggiunge. «L’anno prossimo vedremo di trovare le risorse per eseguire gli altri interventi».
Da Roma, intanto, arrivano buone notizie: «Il governo ha annunciato che l’allentamento del patto di stabilità sull’edilizia scolastica diventerà strutturale, come richiedeva l’Anci», conclude il sindaco. «Probabilmente ci sarà un termine per comunicare quanti spazi saranno utilizzati. Inoltre diventerà strutturale anche l’articolo 35 della legge finanziaria, quello che lo scorso anno ci ha permesso di spendere le risorse dell’avanzo di amministrazione dell’anno precedente per fare tutte le opere che stiamo concludendo in queste settimane (asfaltature, sistemazione dei marciapiedi, eccetera). Entro novembre sapremo quante risorse, di quelle che abbiamo a disposizione e sono bloccate, potremo spendere». Anche il prossimo anno, dunque, il Comune potrebbe avere parecchi soldi da spendere per asfaltare le strade e fare le manutenzioni.
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