Al via un percorso formativo sull’uso del defibrillatore

BELLUNO. Saper praticare le prime manovre di rianimazione cardio-polmonare si può rivelare determinante per salvare una vita. E proprio per questo il defibrillatore semiautomatico, reso obbligatorio...

BELLUNO. Saper praticare le prime manovre di rianimazione cardio-polmonare si può rivelare determinante per salvare una vita. E proprio per questo il defibrillatore semiautomatico, reso obbligatorio per le società sportive dal decreto Balduzzi, dovrebbe essere presente anche nelle piazze dei comuni. Ma, accanto allo strumento, deve esserci anche chi lo sa utilizzare. Per questo Dolomiti Emergency, di concerto con le Usl 1 e 2, Suem 118 e associazione Vola (Volontari ambulanza Onlus) ha avviato un nuovo percorso formativo.

«Il nostro obiettivo, che ci dà modo anche di attuare il decreto Balduzzi, è formare “laici” che sappiano usare il defibrillatore semiautomatico», sottolinea Gianluca Dal Borgo, presidente di Dolomiti Emergency. «Da anni siamo attivi nelle scuole con il progetto “Uno. Due. Tre. Soccorso!” e il kit “Mini Anne” (quest’anno l’iniziativa sta coinvolgendo mille studenti, ndr). Ma vogliamo sempre più promuovere la cultura del primo soccorso, facendo capire che la tempestività è fondamentale. La nostra idea è di portare anche nelle piazze dei comuni i defribrillatori. Tra l’altro, alcune amministrazioni ci stanno pensando», continua Dal Borgo. «Si renderebbe poi necessario formare delle persone capaci di utilizzarli: un privato cittadino, un operatore economico, un dipendente comunale o anche un amministratore stesso».

Il corso di rianimazione cardio-polmonare è aperto a membri di società sportive, associazioni o singoli cittadini. «Basta contattare la segreteria di Dolomiti Emergency», precisa Mauro Fantinel, direttore della scuola di rianimazione cardio-polmonare. «Il corso, rivolto a gruppi di 18 persone, dura 5 ore, una teorica e le restanti di pratica. Dopo un test di valutazione viene rilasciato il patentito Irc, che va rinnovato con un percorso di aggiornamento ogni due anni». Il costo è di 70 euro, cifra che viene reinvestita da Dolomiti Emergency nella formazione dei docenti e nei progetti portati avanti sul territorio. Il corso ha già raccolto adesioni per tutto il mese di maggio e inizio giugno.

A collaborare nella parte pratica è l’associazione Vola di Santa Giustina, nata nel 2006, che dal 2013 ha al proprio interno un centro di formazione accreditato dalla centrale operativa del Suem 118. «Quello della scuola istituita da Dolomiti Emergency è un esempio virtuoso, unico in provincia, anche in un’ottica di unità tra le due Usl», commenta Giovanni Cipolotti, direttore Suem 118. «Ricordiamo che la scuola è nata nel 2010, quando era ancora “fresca” la memoria delle vittime di Falco». «Nel tempo si sta sviluppando un progetto coerente, per costruire con la comunità percorsi di salute, che non è solo appannaggio degli specialisti, ma diventa materia dei cittadini», aggiunge il direttore generale dell’Usl 1 Pietro Paolo Faronato. (m.r.)

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