Alano, la beffa dell'obliteratrice maleducata
Il nome della stazione sostituito con un insulto, imbarazzo dei passeggeri
A sinistra il biglietto con l’insulto stampato dalla obliteratrice A destra la stazione di Alano-Fener
ALANO DI PIAVE.
Si stava meglio quando si stava peggio. Qualche utente di Trenitalia che sale alla stazione di Fener deve essersi ripetuto questo adagio allorché la gioia per vedere finalmente funzionante una delle due obliteratrici presenti è stata strozzata dall'insolito "toponimo" che da qualche settimana compare timbrato sul biglietto: "Culo rotto" al posto di Alano-Fener. Non bastassero i ritardi, le rotture, gli scompartimenti affollati e talvolta la sporcizia, "i cahier de doléances" degli stoici viaggiatori si arricchiscono ora dell'inedita abbinata "convalida con insulto". A chi sia rivolto il poco simpatico appellativo e, soprattutto, chi sia l'artefice della burla, non è dato saperlo. L'incredibile vicenda da tempo è già stata segnalata ai responsabili dell'azienda ma tutt'oggi l'obliteratrice della stazione che serve un bacino di utenza di circa 15 mila persone (oltre al Basso feltrino, è stazione di riferimento per i residenti di Segusino e di Valdobbiadene) continua a sbeffeggiare "cinicamente" i viaggiatori di Trenitalia. L'anomalia da circa un mese sta creando sdegno ma anche una buona dose di ilarità. In ogni caso il fatto testimonia la persistenza di un cronico problema. A Fener, come per moltissime altre stazioni, l'obliterazione del biglietto rappresenta un vero e proprio incubo. Per anni le due obliteratrici che servono la fermata del Basso feltrino hanno funzionato a singhiozzo fino a divenire completamente inutilizzabili da più di un anno a questa parte. Una situazione comune a molte altre fermate dove per evitare le multe previste dal regolamento, i poveri viaggiatori devono intraprendere una forsennata caccia, talvolta sul filo dei secondi, alla ricerca dell'obliteratrice funzionante oppure ripiegare, con "armi e bagagli" al seguito, sul pedinamento del capotreno per ottenere la tanto sospirata convalida. A poco sono valsi i reclami di pendolari e perfino di istituzioni come l'amministrazione comunale di Alano che si sono rivolte all'azienda denunciando i disagi. Il fatto è che la manutenzione delle obliteratrici è subappaltata ad una ditta esterna che visti i guasti continui, spesso causati da atti di vandalismo, rappresenta per Trenitalia una spesa che grava particolarmente sul bilancio senza risolvere la situazione. Alla fine a rimetterci sono però gli utenti, che devono fare di pazienza virtù. E per chi sale a Fener alla pazienza si è ora aggiunto un dubbio amletico. Obliterare e recarsi imbarazzati dal capotreno o non obliterare spiegando poi imbarazzati il motivo?
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