Albano Reolon favorito per la presidenza

BELLUNO. Si avvicina un cambio ai vertici dell’Unione montana bellunese. Il presidente, Orlando Dal Farra, deve essere sostituito perché non è più consigliere comunale. Lo stesso vale per Roberto De...
BELLUNO. Si avvicina un cambio ai vertici dell’Unione montana bellunese. Il presidente, Orlando Dal Farra, deve essere sostituito perché non è più consigliere comunale. Lo stesso vale per Roberto De Moliner, che faceva parte del consiglio ed era stato eletto come membro di minoranza nella passata consiliatura Massaro. Le nomine, però sono vicine. Dovrebbero essere fatte nel prossimo consiglio comunale del capoluogo, in programma entro la fine del mese (anche perché va approvato il bilancio consolidato, ovvero il vecchio consuntivo unito ai bilanci delle società partecipate del Comune).


In quella seduta i consiglieri dovrebbero essere chiamati ad esprimersi sui due nomi, uno di maggioranza e l’altro di minoranza, da inserire nel consiglio dell’Unione montana. Per la maggioranza il favorito è Albano Reolon: membro del laboratorio Desafio nato da un’idea di Orlando Dal Farra, ex assessore ai lavori pubblici, ambiente e rifiuti, è stato rieletto nelle fila di Insieme per Belluno. È il candidato numero uno anche per la presidenza. Il posto di minoranza potrebbe essere occupato da un consigliere della Lega Nord. Fino a quando non si procederà con le elezioni, per il principio della continuità amministrativa rimarrà in carica l’attuale consiglio dell’Um.


Con presidente Orlando Dal Farra, vice Marta Viel (Ponte nelle Alpi), membro di giunta Paolo Vendramini e consiglieri Jacopo Massaro, Giuseppe Trevisiol (Ponte) e Roberto De Moliner. Per la presidenza serve anche un accordo fra i due Comuni che compongono l’Um. Quando l’ente si chiamava ancora Comunità montana si usava dare la presidenza al Comune più vicino al rinnovo amministrativo. Stavolta, invece, pare che la presidenza resti nella mani del capoluogo e che a succedere a Orlando Dal Farra sia Albano Reolon.


Sul tavolo il futuro presidente avrà questioni delicate: dalla gestione delle risorse, sempre più ridotte, alla difesa di un ente che si cerca sempre di cancellare ma che i Comuni considerano prezioso, vista la possibilità di svolgere manutenzioni senza i vincoli del patto di stabilità, fino alla unificazione con l’Unione montana Valbelluna, ormai avviata.


Alessia Forzin


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